La Rai ricorre contro la sentenza del Tar sulla gestione del Festival di Sanremo

La Rai ricorre contro la sentenza del Tar sulla gestione del Festival di Sanremo

L’azienda difende l’affidamento esclusivo della kermesse musicale

Dopo il Comune di Sanremo, anche la Rai ha presentato un ricorso contro la sentenza del Tar della Liguria, che ha giudicato illegittimo l’affidamento diretto della gestione del Festival di Sanremo all’emittente pubblica. La decisione del tribunale impone infatti l’indizione di una gara pubblica per l’organizzazione della manifestazione a partire dal 2026.

La posizione della Rai

Con una nota ufficiale, Rai ha comunicato di aver impugnato la sentenza, ribadendo la propria posizione sul diritto esclusivo di organizzare il Festival:

“La Rai informa di aver proposto appello avverso la sentenza del Tar Liguria, avendo interesse a far accertare la piena legittimità delle delibere con le quali il Comune di Sanremo le aveva concesso in uso esclusivo il marchio ‘Festival della Canzone Italiana’. Resta fermo che – come riconosciuto dalla stessa sentenza appellata – nessuno al di fuori di Rai è titolato a organizzare il Festival nella sua versione attuale, i cui diritti spettano in via esclusiva all’azienda”.

Quale futuro per il Festival?

La sentenza del Tar della Liguria ha sollevato un tema cruciale per il futuro del Festival di Sanremo. Se confermata, la decisione obbligherebbe a una procedura pubblica di assegnazione, aprendo così la possibilità a nuovi organizzatori dal 2026. Tuttavia, la Rai difende la storicità e la continuità del suo ruolo nella manifestazione, sottolineando come l’attuale format sia strettamente legato all’azienda.

Nei prossimi mesi sarà il Consiglio di Stato a pronunciarsi sul ricorso, decidendo se confermare o ribaltare la sentenza del Tar, con possibili scenari che potrebbero cambiare il destino della kermesse canora più celebre d’Italia.

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