Jeremy Renner: “Sono messo male per scrivere ma grazie a tutti per l’affetto”

L’attore degli “Avengers” posta il primo scatto dopo l’incidente con lo spazzaneve

Jeremy Renner pubblica la prima foto dal letto d’ospedale dopo l’incidente con il gatto delle nevi per liberare il vialetto di casa. L’Occhio di Falco nei film Marvel, che ha subito due interventi chirurgici al petto e alle mani, mostra il suo volto tumefatto e scrive ai fan: “Grazie a tutti per le vostre belle parole. Sono messo troppo male ora per scrivere. Ma vi mando amore”.

L’INCIDENTE – Jeremy Renner è stato travolto dallo spazzaneve il primo gennaio. Stavo pulendo il vialetto di casa nel suo ranch di Lake Tahoe quando, per causa ancora non chiare, è stato investito dal pesante mezzo. Gravissime le ferite riportate, tanto che l’attore ha già subito due interventi chirurgici. I vicini di casa lo hanno immediatamente soccorso cercando di fermare l’emorragia con un laccio emostatico, ma ha perso molto sangue. Trasportato in elisoccorso in ospedale è stato sottoposto a interventi chirurgici e ha fatto temere i suoi fan. Ora si lascia fotografare e posta l’immagine sui social per rassicurare tutti. Anche la famiglia dell’attore ha voluto esprimere gratitudine ai medici e ai soccorritori che hanno permesso di salvare la vita a Jeremy.

L’IMPEGNO DI RENNER NELLA ZONA – Jeremy Renner si è sempre dato da fare nella sua zona e spesso si è messo in prima linea per combattere incendi o bufere di neve, come quella che ha colpito la zona in cui vive, la Sierra Nevada, alla fine dell’anno, che ha investito il ranch a una quarantina di chilometri da Reno lasciando 35 mila famiglie senza elettricità. La Sierra Nevada, come altre aree degli Stati Uniti, era stata colpita fin da prima di Natale da una serie di perturbazioni (la “bufera del secolo”) che hanno provocato la morte di una sessantina di persone coast to coast. Il 13 dicembre l’attore aveva postato una foto della sua auto completamente sepolta dalla neve con la didascalia: “Le nevicate a Lake Tahoe non sono uno scherzo”.

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