Margot Robbie e Dua Lipa vittime di body shaming

Le critiche al fisico di Dua Lipa e Margot Robbie dimostrano che siamo ancora a un punto morto

La cosa buona è che a Margot Robbie e Dua Lipa non interessa nulla essere di tendenza su Twitter in Italia per dei beceri commenti sui loro corpi in costume. La cosa decisamente meno buona (per non dire allucinante) è che siamo ancora a questo punto, ancora pensiamo di poter commentare i corpi altrui, ancora le donne sono giudicate per come appaiono e si mostrano. Ma andiamo con ordine: tutto è cominciato come spesso accade con delle foto in costume. I paparazzi hanno immortalato Robbie su una spiaggia ai tropici e Dua Lipa mentre risaliva su uno yacht dopo una nuotata. I due scatti non hanno alcuna attinenza tra loro (se non il fatto di ritrarre due donne famose, con un corpo femminile in costume). Sono stati gli italiani su Twitter a metterli in correlazione. Margot Robbie e Dua Lipa – a detta di alcuni utenti – con i loro corpi hanno deluso le aspettative.

A scatenare la discussione è stato un account da quasi 40.000 follower che comparava le foto che Dua Lipa si era scattata da sola in bikini con quella dei paparazzi. «Amo sei bellissima comunque, ma sei molto prova che i social sono fake» recitava la caption. Peccato che non ci fosse stato nessun ritocco da parte della cantante che nelle “sue” foto, era semplicemente in posa, mentre nelle altre no. A quel punto, in risposta al tweet su Dua Lipa, un altro utente ha rilanciato portando l’attenzione sul fisico di Margot Robbie: «Io sono rimasto anche “deluso” da Margot Robbie, anche lei non è perfetta come sembra», ha scritto. Sotto la discussione si sono poi scatenati commenti sul “flaccidume” dell’attrice invitandola persino ad «andare dal chirurgo». Moltissimi post, fortunatamente, hanno fatto invece notare l’assurdità del tutto. 

Il punto, però, qui non è tanto che Robbie e Dua Lipa siano due bellissime donne e nemmeno che chi critica sia potenzialmente molto più brutto (o brutta) di loro. Questo altrimenti significherebbe che chi è “bello” (ammesso e concesso che ci sia un canone univoco) ha il diritto di denigrare i corpi altrui qualora oggettivamente “brutti”. La questione non è nemmeno – come sostenevano gli utenti da cui è nata la discussione – sottolineare la loro “falsità” nel mostrarsi online più belle di quelle che sono: nessun corpo deve nulla a chi lo guarda, le donne non sono oggetti di arredamento e dovrebbero essere libere di mostrarsi come preferiscono. I corpi, poi, variano nel tempo, non sono modellati nella plastica. Se i social ci spingono a rappresentarci sempre perfette, il problema non può essere delle donne. Qui il punto dovrebbe essere il rispetto (e l’astensione da giudizi) verso i corpi, tutti i corpi, che esistono ben al di là delle aspettative estetiche. 

Cosmopolitan.it

Torna in alto