Festival di Sanremo, appello dei commercianti: “Edizione 2022 da spostare a marzo”

Commercianti in rivolta per il secondo Festival in emergenza pandemica: preoccupati per le restrizioni che si prospettano anche per questa edizione, lanciano un appello ad Amadeus: «La kermesse, in programma dal 1° al 5 febbraio, va spostata più avanti». Il presidente di ConfcommercioAndrea Di Baldassare, chiede al sindaco Alberto Biancheri e all’amministrazione comunale di «farsi tramite del nostro grido di allarme»«Ci rivolgiamo anche alla Rai. C’è già il precedente dello scorso anno quando la kermesse è slittata di un mese. Crediamo che in questa situazione, confermare le date in programma, sia un azzardo. Il tessuto commerciale cittadino e di tutta la Provincia non può permettersi di non lavorare per due edizioni consecutive del Festival. Lo scorso anno le restrizioni hanno costretto l’intera città a enormi sacrifici. Amadeus si era reso disponibile all’organizzazione di un evento estivo, insieme a Lucio Presta, per recuperare le perdite del Festival 2021, manifestazione che purtroppo non sono mai riusciti a finalizzare. Alla luce anche di questo chiediamo al direttore artistico, che tanto ama Sanremo, di rimandare la kermesse a marzo. Un’altra edizione senza pubblico in platea equivarrebbe a enormi perdite». 

L’appello dei commercianti arriva a meno di un mese dall’inizio della kermesse canora, mentre si stanno delineando i dettagli della 72a edizione. Tra questi, fa discutere la notizia della location sulla nave Costa Crociere, ormeggiata al largo di Sanremo, dove si dovrebbero esibire artisti durante le cinque serate, in eventi condotti da Orietta Berti. Si ripropone, quindi, il progetto non andato a buon fine lo scorso anno. Si era parlato di Costa Smeralda come «bolla» Covid free, per ospitare il pubblico che non ha potuto entrare all’Ariston per le restrizioni anti-contagio. L’operazione di marketing è tornata alla ribalta per questa edizione, sempre in balìa dell’andamento della curva epidemiologica e delle norme che conseguiranno. 

«Al momento si tratta di un’ipotesi da valutare – dice l’assessore alle manifestazioni, Giuseppe Faraldi – Non ci sono ancora arrivate conferme da Rai pubblicità. Penso che entro domani dovrei ricevere qualcosa di concreto sul tavolo». Resta, per ora, un’incognita anche l’idea di utilizzare l’auditorium Franco Alfano come location per eventi collaterali. Ieri il sindaco Alberto Biancheri ha confermato che non ci sarà il palco in piazza Colombo, che tanto successo registrò nel 2020, e ha annunciato l’opzione-Alfano: «Ci stiamo lavorando, anche in relazione alle nuove misure del Governo. Se quest’anno il Festival sarà in fascia arancione i ristoranti potranno rimanere aperti: non sarà un’edizione al 100%, ma comunque meno restrittiva di quella passata».

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