Kevin Spacey, primo incontro dopo l’assoluzione: una masterclass a Torino

Assolto da poco dall’accusa di abusi sessuali, l’attore premio Oscar per “I soliti sospetti” e “American Beauty” sarà in Italia il 16 gennaio 2023

Poche settimane fa Kevin Spacey è stato assolto da una giuria di New York che si è espressa a suo favore a conclusione del processo civile innescato dalle accuse lanciate dal 2017 da Anthony Rapp.

Ora che non è più un “indesiderato”, il Museo Nazionale del Cinema di Torino ha annunciato che l’attore due volte Premio Oscar per “American Beauty” e “I soliti sospetti” riceverà un premio alla carriera e terrà una masterclass nella Mole Antonelliana all’inizio del 2023.

L’INCONTRO CON IL PREMIO OSCAR – Kevin Spacey sarà protagonista di una Masterclass, lunedì 16 gennaio 2023 alle 18:30 nell’Aula del Tempio della Mole Antonelliana e, alle 20:30 al Cinema Massimo, introdurrà la visione di uno dei film di maggior successo che hanno costellato la sua fortunata carriera. In dialogo con il direttore del Museo Domenico De Gaetano, Spacey rievocherà le tappe più importanti della propria carriera e i suoi numerosi personaggi che il pubblico conosce per nome, da Keyzer Söze a John Doe, passando per Jack Vincennes, Lester Burnham, Mel Profitt e Lex Luthor. L’attore ha dato volto a ruoli complessi, enigmatici e dinamici come, tra gli innumerevoli, quello del suo celeberrimo Frank Underwood nella popolare serie “House of Cards”, raggiungendo la notorietà con una serie di film negli anni 90 come “Seven”, “L.A. Confidential”, “Americani” e “Il negoziatore”.

Al termine dell’evento, Kevin Spacey riceverà la Stella della Mole, riconoscimento per aver apportato un personale contributo estetico e autoriale allo sviluppo dell’arte drammatica. “Siamo onorati che un ospite così prestigioso come Kevin Spacey abbia scelto Torino e il nostro Museo per questo gradito e attesissimo ritorno in un evento con il pubblico. È un privilegio poter ospitare la masterclass di uno dei più grandi interpreti di cinema e teatro del nostro tempo” afferma Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema.

SPACEY E TORINO – “Kevin Spacey si è da sempre imposto sulle scene grazie alla sua straordinaria mimica e al sapiente uso dello sguardo, rendendo ogni personaggio ben più di una semplice performance. Lo scorso anno aveva visitato il museo in forma privata ed era rimasto molto colpito dalle collezioni di precinema e dall’architettura della Mole Antonelliana. Tra tutte le città del mondo, ha scelto Torino per una masterclass. Non poteva farci regalo più grande” sottolinea Domenico De Gaetano, direttore del Museo Nazionale del Cinema. Tra l’altro Spacey ha girato il suo film più recente, “L’uomo che ha disegnato Dio” diretto da Franco Nero, proprio a Torino.

IL PROCESSO A NEW YORK – Un “nuovo inizio” per Kevin Spacey che ha segnato il suo ritorno sulle scene dopo le molte accuse di molestie e comportamenti sessuali inappropriati ai suoi danni arrivate dopo l’esplosione mediatica del movimento #MeToo nel 2017. Nel processo che si è concluso il 20 ottobre a New York la giuria ha assolto Spacey dalle accuse di molestie sessuali rivoltegli dall’attore Antony Rapp che lo aveva accusato di avance sessuali nei suoi confronti dopo una festa, nel 1986, nell’appartamento di Spacey a Manhattan. All’epoca Spacey aveva 26 anni. Durante il processo e nel corso della sua deposizione la star di “American Beauty” aveva detto di non essersi dichiarato pubblicamente omosessuale per anni perché traumatizzato dal padre, che era razzista e omofobo.

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