X FACTOR, VIA I LES ENFANTS. MANUEL AGNELLI SENZA PIETÀ…

LAEFFE AGNELLISe al ballottaggio contro Diego l’avevano scampata, questa volta contro Caterina Cropelli delle Under Donne, i Les Enfants non ce l’hanno fatta. È la band di Alvaro Soler ad abbandonare per sempre il palco di X Factor : a decidere del loro destino, il pubblico da casa tramite il famigerato Tilt, il primo di quest’edizione, invocato dalla giuria che si è letteralmente spaccata in due.
A penalizzare il gruppo forse la scelta del brano, “Of the night” dei Bastille, che non ha valorizzato le loro qualità artistiche, esponendoli all’impietoso giudizio dei giudici che, abbandonato quel clima idilliaco mascherato da finto buonismo, ieri sera hanno affilato le lame dei coltelli, dandosele di santa ragione trasformando l’X Factor Arena in un vero e proprio ring, tra frecciatine e battute al vetriolo. «Halloween è finito qua, questo pezzo è un orrore, è uno dei più brutti della storia della musica, vi sono vicino, siete riusciti a non essere grotteschi o a non svenire», ha commentato il cattivissimo Manuel Agnelli, stroncando l’esibizione della boy band milanese.
Determinato, spietato, senza peli sulla lingua, è Manuel Agnelli la vera rivelazione di questo talent. Il giudice che serviva a X Factor. Perché lui ciò che pensa non lo manda di certo a dire: così dopo aver attaccato i calzini bianchi di Loomy, il rapper pupillo di Arisa, e aver punzecchiato Fem dicendogli che «a far saltare i culi sulle sedie sono bravi anche gli animatori dei villaggi turistici», il leader degli Afterhours ha proseguito implacabile lungo il suo cammino, fatto di scelte musicali importanti e quasi rischiose. Perché l’unica cosa che conta per lui sono le sfide. Ed è per questo che non ha esitato ad affidare ad Andrea Biagioni un suo brano, “Ballata per la mia piccola iena”, suscitando la perplessità dei colleghi. «Sei candido e pulito per cantare questo brano, mi astengo», ha commentato Arisa, mentre Alvaro Soler ha sottolineato l’eccessivo contrasto tra la voce e il pezzo.
Tra le esibizioni più convincenti quella di Eva Pevarello che con “Don’t Wanna Fight” degli Alabama Shakes ha dimostrato di «non soffiare come un gattino, ma di saper mordere come una tigre», la performance di Gaia Gozzi, che dopo una partenza in sordina ha tirato fuori una bella grinta, Roshelle che, pur non essendo convinta del brano affidatole da Fedez, “Animal” degli Yelawolf, ha stupito ancora una volta pubblico e giuria. Tra i gruppi, poi, hanno riconfermato la loro bravura i Daiana Lou che ieri sera si sono misurati con le sonorità nordiche e spirituali di “Running With Wolves” di Aurora conquistandosi i complimenti di Agnelli. Che non è mica roba da poco.

Rosario Corona, il Secolo XIX

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