Festival di Venezia, tutto quello che c’è da sapere sulle misure di sicurezza

La 78esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia è all’insegna della sicurezza, in chiave anti-Covid e in ottica di prevenzione rispetto all’alert sul terrorismo internazionale. A meno di non essere under 12 o esentati dal vaccino, per accedere alla Mostra del cinema di Venezia, in programma fino all’11 settembre sarà necessario il green pass. Incorporato direttamente e digitalmente all’accredito per la stampa nazionale ed estera (tornata alla grande al Lido dopo l’assenza giustificata dal Covid dello scorso anno), esibito insieme al biglietto dagli spettatori. Le misure anti-Covid, che prevedono il riempimento della sola metà delle sale (con la regola dei posti alternati e la prenotazione obbligatoria da parte degli accreditati), nonchè mascherine negli spazi al chiuso (e all’aperto solo in caso di assembramenti) ha previsto tre livelli di accesso. Si parte dai varchi per la misurazione della temperatura, seguiti da quelli del controllo dei pass e dei green pass per finire con l’ultimo controllo in sala. Per i tamponi dell’ultim’ora ci saranno dodici postazioni, a pagamento.
Il red carpet è, come l’anno scorso, protetto da una sorta di “muro” antiassembramenti. Grande attenzione anche alla questione sicurezza imposta dalla crisi afgana: è stato predisposto uno schieramento di 500 agenti delle forze dell’ordine per far fronte all’alert relativo al terrorismo internazionale scattato con il ritorno degli attentati in Afghanistan. Il modello organizzativo di sicurezza sarà quello sperimentato per il G20 economico in laguna. 

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