NESLI, DAL RAP AL POP MA SONO SEMPRE IO

NESLI e cover dell'album ANDRÀ TUTTO BENEAll’inizio è stato il rap, troche ma poi la necessità di esprimersi ha travalicato generi e schemi e ora Nesli è entrato a pieno diritto nel cantautorato pop. “Non c’è un inizio, ed non c’è una fine. Il cambiamento è insito nell’essere umano ed è una parte fondamentale di me”, racconta il cantante, all’anagrafe Francesco Tarducci, che porta la sua nuova pelle sul palco dell’Ariston, per la prima volta tra i big del Festival con il brano Buona Fortuna Amore, da lui scritto. Nesli non rinnega il suo passato, rivendica piuttosto la necessità di spaziare, di essere musicista al di là dei recinti dei generi.

“A Sanremo porto la mia identità, il mio mondo. Sono io, senza maschere. Ed è questa la vera libertà: prima avevo difficoltà a costringere le mie canzoni in un contenitore”, spiega lui. Un percorso personale e artistico per il poeta punk (“perché la rivoluzione si può fare anche con le parole”) che sfocia in un disco di inediti che esce il 12 febbraio, dal titolo: Andrà tutto bene. “E’ il risultato di questi anni. E se ora volete chiamarmi cantautore pop, potete farlo. Ma io do semplicemente voce al sentimento. In modo naturale. Il mio termometro è l’emozione, non il genere che faccio o che ascolto. Anche per questo sono onnivoro di musica. Dal rock al punk, tutto passa nella mia centrifuga e diventa ‘matrice Nesli'”.

Anche lui, come molti dei suoi colleghi, al Festival parlerà d’amore. “E’ il sentimento per eccellenza. Per la tradizione di quel palco il mio pezzo è tradizionale – dice, con un gioco di parole -, ma per me è tutto nuovo, è una bella scommessa e una sorpresa”. La gara non gli crea pensieri, “perché non la vivo con senso di competizione. Sanremo è una vetrina per tutti”. E considera il cast scelto da Carlo Conti, la macedonia di cui tanto si è parlato di cui Nesli vuole essere il frutto tropicale, la rappresentazione del “prisma della musica italiana, una scelta intelligente e coraggiosa, una bella fotografia del panorama attuale”. Per la serata delle cover ha scelto Mare mare di Luca Carboni, “un artista che mi rappresenta e che è in linea con le mie corde, per emotività e per vocalità.

La sorpresa sarà l’inserimento di un mio testo all’interno del brano. Carboni ha già sentito il risultato, ha gradito. Lo avrei voluto con me sul palco, ma lui non è mai stato a Sanremo e vuole continuare a mantenere questo ‘primato'”. Dopo il festival – che intanto gli ha già portato la palma dell’artista più social per Facebook – neanche un momento per rilassarsi, perché da lunedì 16 febbraio sarà in giro per l’Italia con un instore tour, prima di partire con i live in primavera.

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