La classifica di Rolling Stone: “Aretha Franklin è la più grande”. E c’è il caso Céline Dion

La graduatoria stilata dalla rivista di musica americana non convince proprio tutti. Chi c’è, chi non c’è, chi ci dovrebbe essere, secondo il giudizio del popolo dei social

È Aretha Franklin, la Regina del Soul, la più grande cantante di tutti i tempi. La rivista musicale Rolling Stone le assegna la posizione numero 1 nella classifica “aggiornata e modificata” dei 200 artisti che hanno lasciato il segno nella musica pop e che tra i primi dieci posti annovera anche la star dell’R&B Whitney Houston, Sam Cooke, che con “A Change is Gonna Come” ha cantato uno dei brani più importanti per il movimento per i diritti civili degli Stati Uniti, Billie Holiday, Mariah Carey, Ray Charles, Stevie Wonder, Beyonce, Otis Reeding e Al Green.

“Una forza della natura. Un’opera geniale. Un dono dal cielo. La voce di Aretha Franklin è tutto questo e molto altro, motivo per cui rimane la regina incontrastata, anche anni dopo il suo ultimo inchino. Il suo canto è il suono più magnifico emerso dall’America, più universale del corno di Coltrane, più audace della chitarra di Hendrix. È esplosa in tutto il mondo con il suo successo del 1967 Respect, rivendicando il suo trono come la più grande cantante pop, rock o soul di sempre”.

Questa la motivazione della rivista nel (ri)assegnare la prima posizione – lo aveva fatto anche nella classifica dei migliori 100 cantanti di sempre stilata nel 2008 – a una delle più grandi icone della musica di sempre, prima donna a essere inserita anche nella Rock and Roll Hall Fame nel 1987, considerata “simbolo” d’America. 

Scrive ancora Rolling Stone che Aretha Franklin, scomparsa nel 2018 a 76 anni, descrisse la sua missione come cantante così: “Ci sono io con la mano tesa, mentre spero che qualcuno la prenda”, instaurando “quel legame profondo ed empatico tra artista e ascoltatore che è la connessione più elementare nella musica”, legame che la rivista si propone di celebrare con questa lista, che come ogni classifica offre il fianco al dibattito.

Courtney Love (130) un posto sopra Jeff Buckley (131)? PJ Harvey (145) meglio di Barbra Streisand (147)? Elton John centesimo? Ma soprattutto, fa notare, il popolo dei social sempre pronto a dire la sua: “Dov’è Céline Dion?”

La classifica snobba Céline Dion

L’artista canadese, centinaia di milioni di dischi venduti in tutto il mondo, cinque Grammy, sei American Music Awards, sette Billboard Awards e una serie sconfinata di altri premi e riconoscimenti, non è in classifica.

Un “errore titanico”, decreta la Rete. “Con tutto il rispetto, escludere Céline Dion, che ha probabilmente la più grande tecnica vocale di tutti i tempi, da questa lista equivale a tradimento”, ha scritto su Twitter il produttore musicale Jamie Lambert.

Cnn titola: “L’esclusione di Céline Dion dalla “Greatest Singers List” di Rolling Stone suscita indignazione”, il britannico Daily Mail scrive: “Non ci sono grandi sorprese nella top ten di Rolling Stone, a parte il fatto che Dion è stata snobbata”.

Insomma, non sarà nella classifica, ma certamente la stampa ha messo in rilievo quella che viene considerata “un’esclusione eccellente”, peraltro reiterata, visto che la cantante non figurava nemmeno nella precedente lista del 2008 dedicata ai 100 migliori cantanti.

Allora, fu chiesto a musicisti famosi di “dare un voto”, questa volta i nomi degli artisti sono stati scelti dallo staff e dai contributori principali della rivista che, fa notare, vuole abbracciare 100 anni di musica pop come una conversazione globale, in cui l’iconica cantante indiana Lata Mangeshkar sta tra Amy Winehouse e Johnny Cash, e la regina della salsa Celia Cruz è nei piani alti con Prince e Marvin Gaye.  

Infine, avverte Rolling Stone, “questo è l’elenco dei migliori cantanti, non l’elenco delle migliori voci. Il talento è impressionante; il genio è trascendente”, e fa l’esempio di Ozzy Osbourne, saldo in posizione 112, che non ha “quella che la maggior parte delle persone chiamerebbe una bella voce, ma ne ha una fantastica”.

Scorrendo la lista, non sfuggono altre “assenze importanti”: Dionne Warwick, Nat King Cole, Diana Ross, Sting non sono pervenuti. E che dire di Madonna? In una classifica che vuole essere “pop” non dovrebbe esserci quella che del pop è la Regina indiscussa? 

I fan club si sono scatenati e postano video dell’evoluzione musicale di Madame Ciccone e del contributo dato alla musica dagli anni ’80 in poi. Anche perché se lei manca, ci sono le sue “eredi”: da Lady Gaga a Ariana Grande, da Beyoncé (ottava!) a Rihanna. Persino la giovanissima Billie Eilish ha agguantato la 198esima posizione.

Tornando ai presenti nella lista, non mancano spunti che offrono ampi margini di discussione. C’è chi fa notare che tra Kurt Cobain (36) e Michael Jackson (86) ci sono 50 posizioni o che David Bowie è solo 32esimo. 

I più felici sono i fan del k-pop: trovano (per la prima volta nella storia) posto nella classifica di Rolling Stone la superstar IU (135), dominatrice indiscussa delle top ten sudcoreane, e l’idolo Jungkook, membri dei Bts lanciato verso una scintillante carriera solista, fresco di esibizione ai Mondiali di calcio.

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