Sanremo 2022, nessuna squalifica per Gianni Morandi

Arriva l’anno nuovo e arriva il primo «caso» di Sanremo 2022 (fortunatamente già rientrato). Sulla pagina Facebook di Gianni Morandi è infatti apparso un video backstage che aveva come sottofondo gran parte del brano inedito Apri tutte le porte, con cui il cantante sarà in gara dal 1 al 5 febbraio. A segnalarlo è stato il sito All Music Italia: «Il video, nel giro di mezz’ora circa è stato cancellato dal profilo dell’artista, ma i commenti di chi lo aveva visto erano già oltre 200». In poche ore il caso è stato molto discusso sul web ma un comunicato stampa della Rai ha appena confermato che Gianni Morandi non sarà squalificato dalla gara

«In merito alla diffusione involontaria del brano di Gianni Morandi, in gara al 72mo Festival della Canzone di Sanremo, la Direzione artistica in accordo con Rai1 non ritiene di dover escludere la suddetta canzone perché si è trattato di un puro inconveniente tecnico, dovuto alla necessità di Morandi di portare un tutore alla mano destra che ha subito diversi interventi a seguito dell’incidente occorsogli alcuni mesi fa». 

Continua così il comunicato ufficiale della Rai: «L’impedimento al movimento della mano ha determinato l’errore per cui Morandi ha messo in rete il back stage che stava vedendo privatamente. Morandi non è mai ricordo a social media manager per la gestione del suo profilo Facebook e quindi ha commesso l’errore tecnico sopra menzionato». E infine la conferma: «Restano quindi in gara la canzone e l’artista Morandi».

Non è la prima volta che viene pubblicata per sbaglio una parte di una canzone inedita prima della presentazione ufficiale sul palco dell’Ariston, durante la gara. Lo scorso anno, infatti, anche Fedez era stato protagonista di un episodio simile. Condividendo con i suoi follower alcuni istanti in sala prove su Instagram, il cantante (in gara con Francesca Michielin con Chiamami per nome) aveva pubblicato anche alcuni secondi del brano inedito, creando un polverone mediatico. 

In quell’occasione, la direzione artistica del Festival, «pur esprimendo serio biasimo», non ha ritenuto «di dover prendere alcun provvedimento in merito. La durata dell’interpretazione nel video – postato e successivamente cancellato dall’artista – risulta infatti essere estremamente ridotta e tale da non svelare di per sé il brano, che non può considerarsi diffuso e che mantiene quindi la caratteristica di novità richiesta dal regolamento della manifestazione». 

All’interno del docu-film di Amazon The Ferragnez sono testimoniati quei momenti di apprensione da parte dell’artista, tra una telefonata ad Amadeus e l’attesa del responso della Commissione. 

Facendo riferimento a quanto avvenuto sulla pagina Facebook di Morandi prima del responso ufficiale della Rai, Eddy Anselmi – uno dei massimi esperti della storia del Festivàl, nonché autore di una enciclopedia su Sanremo, che elenca anche altri precedenti simili – aveva commentato su Twitter: «Finché non si scriverà nero su bianco che cose del genere fatte a qualsiasi titolo sui canali social degli artisti in gara porteranno a squalifica, buonsenso e precedenti impongono archiviazione». 

I riferimenti sono al caso di Paola e Chiara nel 2005, quando sono stati pubblicati in rete 30 secondi della loro canzone. Si era trattato di un errore materiale che scatenò una polemica, ma prevalse il buonsenso. Stesso discorso per Nicolas Bonazzi nel 2010: «Fu la prima volta in cui le canzoni della Nuova Generazione erano disponibili da dicembre sui siti Rai. Ma quella di Bonazzi era già sul suo MySpace mesi prima. Non luogo a procedere». E ancora: «Caso D’Alessio-Bertè, #Sanremo2012, 30 secondi del duetto su YouTube a inizio gennaio, prima che il brano sia ammesso al Festival. Solo qualche giorno dopo l’annuncio il video diventa privato, ma resta qualche traccia. Respirare resta in gara», twitta Anselmi. 

Tutto è bene quel che finisce bene, quindi. Ascolteremo il brano di Gianni MorandiApri tutte le porte (scritto da Jovanotti e prodotto da Mousse T) sul palco dell’Ariston. Lo conferma la direzione artistica del Festival in accordo con Rai 1. 

VanityFair.it

Exit mobile version