Britney Spears contro tutti: la lite con la sorella Jamie Lynn (su Instagram)

Possiamo chiamarlo Britney-gate: l’ex stellina Disney, oggi 40enne, si è liberata della tutela legale del padre durata 13 anni, ma non ha ancora saldato tutti i conti con la famiglia. Dopo la confessione-fiume su Instagram di qualche giorno fa, Britney Spears ha deciso di rompere i ponti (social) con la sorellina Jamie Lynn, oggi 30enne, togliendole il follow. Il motivo? Pare che non si sia sentita spalleggiata nella sua battaglia in tribunale e che per questo si consideri isolata e abbandonata dai propri cari. La popstar vuole ricominciare da capo una vita libera, autonoma e indipendente, dal punto di vista personale e professionale, e sembra che questo gesto – simbolico o no – all’inizio del nuovo anno sia l’ennesima conferma dei propositi per il suo futuro.

L’ultimo post su Instagram, ore dopo la nuova presa di posizione, la ritrae di spalle a bordo di una motocicletta in shorts bianchi e sorriso smagliante, coccolata dal suo cane e pronta a lanciarsi a tutta velocità verso il futuro. Ormai in rete dispensa consigli di autoaccettazione, tolleranza e inclusività, ma sempre alternati da frecciatinee recriminazioni verso il proprio ambiente domestico, che percepisce sempre come ostile.

Lo ha scritto chiaro e tondo: detesta che a Jamie Lynn il il padre abbia permesso di salire sul palco a cantare le sue canzoni, mentre a lei abbia proibito di farlo. La sorellina per il momento usa la tecnica opossum e glissa, postando invece foto sorridenti della figlia maggiore, Maddie (13 anni), auguri di Buon Anno molto zen e adorabili foto domestiche da famigliola del Mulino Bianco. Che nascondano o meno messaggi subliminali per Britney è difficile dirlo. D’altronde ogni volta che Jamie Lynn si rivolge a lei sui social, pur senza menzionarla mai esplicitamente, poi cancella il post, lo cambia o lo edulcora in qualche modo. Nelle stories, invece, mostra l’animo green, invita a sostenere enti benefici e plaude alla pace nel mondo. La sottile battaglia retorica tra le due a colpi di peace & love sta diventando degna di una puntata di Beautiful perché evidentemente il livello di incomunicabilità verbale ha superato ogni limite e l’unico modo che hanno per comunicare è la tastiera. 

Jamie Lynn a maggio scorso aveva rotto il silenzio sulla situazione per mettere in chiaro alcuni punti. Ha scelto un video sulle stories di Instagram in cui diceva: «Vorrei prendermi un secondo per parlare di alcune cose. Non l’ho fatto finora perché ho aspettato che mia sorella fosse in grado di parlare per se stessa e spiegasse di cosa pensa di aver bisogno, visto che non spettava a me farlo e non era neppure giusto. Ma ora mi pare che si sia espressa chiaramente e abbia detto cosa voleva dire, quindi posso seguire il suo esempio e parlare di come mi sento.

Da quando sono nata non ho fatto altro che amare, adorare e sostenere mia sorella. Dai, è la mia sorellona, prima di tutte queste stron***e. Che decida di scappare in una foresta pluviale o avere miliardi di figli nel bel mezzo del nulla, a me non interessa, e neppure se invece preferisca tornare indietro e dominare il mondo come ha fatto molte altre volte prima d’ora, perché che scelga l’una o l’altra opzione io non ci guadagno né ci perdo niente.

In nessun caso la situazione mi riguarda, perché sono la sua unica sorella a cui interessa unicamente la sua felicità».

A dispetto delle recriminazioni della popstar, Jamie Lynn ha puntualizzato di essere autonoma economicamente e di non aver bisogno di sfruttarla in alcun modo: «Ho iniziato a pagarmi le cavolo di bollette da sola a dieci anni. Non che debba dar conto al pubblico di qualcosa, ma mia sorella sa che le voglio bene e la sostengo. Io non sono la mia famiglia. Sono una persona che parla per se stessa».

Niente hashtag e battaglie social, aggiunge: i suoi sentimenti per Britney se li tiene per sé – continua registrandosi mentre lo dice – e quindi, inevitabilmente, continua il ping pong virtuale tra le due. E si conclude, ancora una volta, con un invito alla preghiera.

VanityFair.it

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