LA FORZA DI RIMANERE SEMPRE JOVANOTTI

lorenzo_jovanotti(Paolo Giordano, pilule Il Giornale) Ci sarà un motivo se ogni concerto di Lorenzo Jovanotti è una sorta di evento unico. O se è l’artista più ascoltato dell’anno su Spotify (41 milioni di streaming). Non è soltanto l’energia che riesce a trasmettere a tutti, cialis sale anche a chi segue lo show magari distrattamente. E’ il messaggio chiaro e concreto di un artista che non ha mai smesso di crescere ma è rimasto un adolescente anche se gli manca poco a compiere cinquant’anni. Lo si capisce (pure) dal concerto che in queste settimane porta nei Palasport: è figlio di quello degli stadi, ci mancherebbe, ma è totalmente diverso, non solo per la scaletta ma proprio per l’idea. E per Lorenzo le idee sono un problema: ne ha troppe. E sin da ‘E non hai visto ancora niente’ (ingresso quasi al “buio”, presentazione della band, niente megaschermi laterali) Jovanotti fa il suo show rock’n’roll, ballando con i suoi lunghi vestiti pieni di frange e parlando con il pubblico forse per riprendere fiato. La scaletta si trova su ogni sito, sono ventisei brani, qualche medley, una bella parte acustica e un gigantesco abbraccio finale con Ti porto via con me. Anche se l’acustica del Forum di Assago è come il solito onnivora e si mangia tutte le sfumature del suono, gli arrangiamenti sono molto funk, talvolta persino aggressivi e, pure durante le ballate, non si smette mai di ballare. L’idea è, parafrasando Popper, che il mezzo sia il messaggio. Lorenzo è il messaggio. E i suoi limiti nel canto diventano sempre meno decisivi a ogni tour perché la struttura musicale lo protegge molto (oltre a Saturnino, anche i fiati sono incisivi), lui ormai li gestisce assai bene e al pubblico interessano assai poco. Quando parla con la platea, quando chiama il coro, quando balla durante una parte strumentale e persino quando corre da una parte all’altra con quelle due gambe magrissime, Lorenzo sta celebrano la propria unione con ciascuno degli spettatori. E’ la forza delle icone: parlare con tutti facendo sentire a ciascuno di parlare solo con lui. Per tanti artisti, è un’arte lenta e difficile da imparare. Per Jovanotti è un talento innato. Lui ha questa fortuna da sempre e adesso l’ha sublimata in modo perfetto. Perciò ogni suo concerto è un evento unico anche se la scaletta è sempre la stessa.

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