C’è un nuovo numero uno al box office, ‘L’Amica geniale’ supera ‘Gli Incredibili 2’

L’attesissimo evento di Nexo Digital, che ha portato nelle sale italiane per soli tre giorni i primi due episodi della serie tratta dal romanzo bestseller di Elena Ferrante, ha battuto il concorrente più temibile: la ‘normale’ famiglia di supereroi animati

Al cinema per tre giorni, l’1, il 2 e il 3 ottobre, in una proiezione-evento di Nexo Digital: così i primi due episodi della serie Hbo-Rai Fiction e TimVision L’amica geniale, tratta dal romanzo bestseller di Elena Ferrante, ha portato il titolo in vetta al box office, superando il blockbuster annunciato Gli Incredibili 2.

A ieri, L’amica geniale, arrivato nelle sale italiane lunedì 1 ottobre, si è imposta con un incasso di 165mila euro per circa 290mila euro in due soli giorni, come confermato dai dati forniti da Cinetel, la società che quotidianamente cura la raccolta degli incassi e delle presenze in un campione di sale cinematografiche di prima visione in tutta Italia. Al terzo giorno di programmazione, oggi, si attende una ulteriore impennata del titolo per la regia di Saverio Costanzo. Scende così di una posizione Gli Incredibili 2(Disney) con 125mila euro mentre, al terzo posto, si attesta un altro evento, quello di Michelangelo – Infinito (Lucky Red), con 111mila euro per 490mila euro totali.

L’amica geniale racconta l’amicizia di Elena e Lila che nasce sui banchi della scuola elementare in un rione popolare di Napoli negli anni Cinquanta per diventare legame di una vita, storia avvincente e affresco d’epoca: il libro amatissimo in tutto il mondo firmato dalla misteriosa scrittrice Elena Ferrante è così stato trasformato in 8 puntate.

“Sono stato un lettore appassionato della saga, non ho esitato un secondo quando mi è stata chiesta la disponibilità né mi sono fatto spaventare dalla grandezza della produzione perché un regista per riuscire a trovare la bussola – ha spiegato Costanzo – deve capire se il cuore, il nucleo del racconto somiglia a quello che può fare e io nei libri avevo trovato una condivisione di idee, di rappresentazione della società, una ostinazione nella ricerca anche pericolosa di una verità drammaturgica”. Ora il regista avrà un altro moto di orgoglio e passione, quello legato all’apprezzamento del pubblico.

Repubblica.it

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