Giappone, timbro sulla mano contro le «toccatine» sui treni

Giappone, timbro sulla mano contro le «toccatine» sui treni

Si applicano sulla mano dei molestatori e lasciano un segno di 9 millimetri che li rendono immediatamente identificabili

Le toccatine sui treni affollati e sugli altri mezzi di trasporto pubblico rappresentano un problema difficile da risolvere, in Giappone. Nel corso degli anni, le organizzazioni e le istituzioni hanno continuato a cercare sempre nuovi modi per combattere il problema delle molestie sui mezzi: alcune carrozze ferroviarie sono state riservate alle donne e sono state lanciate iniziative per incoraggiare i pendolari a segnalare gli episodi a cui assistono. Sono anche state installate telecamere di sorveglianza.

Ma il problema non è ancora stato superato. Così, dopo un acceso dibattito online su come provare a combattere comportamenti simili, un produttore di cancelleria ha messo a punto un nuovo dispositivo: un timbro che può essere applicato sulla mano del molestatore, lasciando un segno di 9 millimetri, con un inchiostro speciale, che lo rende immediatamente identificabile. L’azienda produttrice, Shachihata Inc., ne ha realizzato una serie limitata da 500 pezzi, che sono andati a ruba in meno di un’ora dopo l’inizio delle vendite, come ha confermato il portavoce della compagnia, Hirofumi Mukai.

Il timbro utilizza un inchiostro speciale che diventa visibile solo alla luce ultravioletta, ma non alla luce solare o artificiale. Mukai ha spiegato che il dispositivo è progettato principalmente come deterrente, per scoraggiare i molestatori. Viene venduto in una piccola custodia gialla e ha un cavo bobina in modo da poter essere attaccato alle borse o alle tasche.

A maggio, il tweet di un medico che consigliava di punzecchiare i molestatori con una spilla da balia è diventato virale e ha scatenato reazioni contrastanti. Alcuni hanno riconosciuto che avrebbe funzionato come deterrente, ma altri hanno fatto notare che pungere qualcuno potrebbe essere considerato un crimine. Così l’azienda Shachihata, dopo tre mesi di ricerca e prove, ha quindi sviluppato i timbri speciali, in vendita a 24 dollari (circa 22 euro).

Secondo Yayoi Matsunaga, capo dell’organizzazione Chikan Yokushi Katsudo Center, con sede a Osaka, il fatto che un’azienda abbia messo a punto un dispositivo anti toccatine «dovrebbe avere un grande impatto sulla società, e dovrebbe disincentivare i molestatori».

Dopo il successo della vendita di prova, la società ha intenzione di riproporre i timbri, rinnovandoli in base al feedback degli utenti.

Monica Coviello, Vanity Fair

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