StraMorgan, non so proprio nulla (e vediamo come sarà)

(di Tiziano Rapanà) Almeno non senti l’odore di brioscina riscaldata, tipo quando devi correre al lavoro e ti arrangi come puoi con il fornetto elettrico. Qui avverti i rumori che vengono dalla cucina a vista della pasticceria. La soddisfazione del pasticciere è palese, quando dice: “Lo stiamo sfornando”. Ed è un prodotto nuovo, non ancora testato. Non è un format: due secondi e già intuisci qualcosa ed esclami a te stesso di averlo già visto da qualche parte, perché non si è mai inventato veramente nulla (ruota o fuoco a parte). Morgan ne parla, su Il Giornale, come di un prodotto classico: divulgazione pura. Si racconta la musica leggera con Pino Strabioli in questo StraMorgan che andrà in onda da lunedì a giovedì prossimo in seconda serata su Rai 2. Come sarà? E non lo so, non posso nemmeno fare il prospetto di una possibile recensione preventiva. Sono io e l’attesa: ci guardiamo ma non le dico nulla, nella vita è meglio non farsi aspettative. Morgan è stato tante cose, ora è semplicemente sé stesso. Pino Strabioli è anche attore, conduttore, divulgatore… è soprattutto un arcinemico della protervia: caso stranissimo per un artista che dovrebbe quantomeno essere un filino vanesio. Quattro lezioni di musica, tra ricordi e approfondimenti, altro non so. Si parlerà di Rossano? O del Giardino dei Semplici? O dell’influenza dei The Shadows sulla musica nostrana degli anni sessanta? O delle analogie e differenze della canzone goliardica degli Squallor e dei Pandemonium? O di Gianni Bella, come autore e cantatore e anche produttore dei Beans? Non ne ho idea. Sono sempre qui con madama attesa, potrei chiederle delle anticipazioni e indiscrezioni esclusive. Non voglio disturbarla, perché dovrei farlo? Mi sembra già elettrica di suo, non voglio rendermi indisponente con lei. Aspettate qualche giorno, lunedì 10 aprile avrete piena contezza della silhouette del programma.

tiziano.rp@gmail.com

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