DENNY MENDEZ: «QUEL BACIO A GERARD BUTLER»

L’ex Miss Italia interpreta la moglie dell’attore in uno spot: «È bello da morire». Nella vita, ampoule invece, check è prossima all’altare (la proposta è stata sul red carpet, la ricordate?) e 20 anni dopo la corona dice: «Con me sono stati cattivi»

denny mendezSe pronunci il suo nome a un qualsiasi italiano, ti racconterà di una ragazzina emozionata con una fascia al petto e una corona appoggiata sui capelli, lunghi e riccissimi. Da allora sono passati 20 anni. Erail 1996 e Denny Mendez – dominicana, ma naturalizzata italiana – veniva eletta Miss Italia. La prima Miss Italia di colore. Oggi dall’altro lato della cornetta c’è una donna risolta che parla adagio («L’irrequietezza dei primi anni l’ho persa»), misura le parole, dalla sua casa di Los Angeles, dove vive da quasi tre anni. «”Casa”, però, è a Santo Domingo o in Italia», racconta. La sua, ci tiene a dire, non è stata una fuga. «Ho lasciato l’Italia perché avevo voglia di sperimentare, di allargare i miei orizzonti. Ma non avrei problemi a tornare in qualsiasi momento». La California, oltre ad averle dato l’amore, le sta facendo vivere un periodo d’oro per la sua carriera di attrice e modella: è stata madrina dell’ultimo Los Angeles Italia Film Festival («Un grande onore, ma anche un segnale importante l’aver scelto un’attrice nera mentre impazzava la polemica Oscar so white) ed è protagonista, al fianco di Gerard Butler, della nuova campagna Festina.
Cosa le manca dell’Italia?
«La qualità del vivere la vita di tutti i giorni, perché non contano solo le opportunità ma anche la parte umana. Mi manca la cordialità, la gentilezza della gente».
Da qui, in questo momento, che immagine si ha del Paese?
«L’Italia è sempre vista in maniera positiva, arriva il cuore degli italiani. Ma molti mi dicono: “In Italia adoro venire in vacanza, non ci vivrei”. È un Paese che è lento ad accettare le novità, ma qualche passo in avanti lo stiamo facendo. Penso per esempio alla legge sulle unioni civili»
Nello spot Festina ha lavorato al fianco di Gerard Butler (protagonista di Attacco al potere II, al cinema dal 3 marzo, ndr). Com’è andata?
«Ogni volta che lo vedi ti viene un accidenti. Oltre ad essere bello da morire è una persona straordinaria. L’ho soprannominato “scugnizzo scozzese”. È anche molto simpatico e ironico. Io nel video interpreto la moglie che lo aspetta a casa. E ci baciamo anche. Non le dico la tensione prima di quella scena».
Come l’ha vinta?
«Prima di baciarci abbiamo parlato un bel po’, ci siamo raccontati le nostre vite. Abbiamo parlato delle sue fidanzate e dell’importanza delle radici. Lui è scozzese, io metà dominicana e metà italiana, il nostro inglese non sarà mai senza accenti e va bene così».
E il bacio?
«È venuto bene, intendo professionalmente. E lui mi ha fatto i complimenti».
Che consiglio darebbe a una donna che vuole conquistarlo?
«Punterei sull’amicizia. E poi Gerard impazzisce per il rugby e per il suo cagnolino. Direi quindi che al suo fianco deve esserci una donna molto sportiva e amante degli animali».
Lei dal suo fidanzato (il produttore di origini italiane Oscar Generale) ha ricevuto la proposta sul red carped (del Festival di Cannes, nel 2014, ndr).
«Non avevo capito nulla, quando riguardo quelle foto così spontanee, mi emoziono. Sono le più belle della mia vita. La proposta è arrivata dopo due anni. Avrei detto sì anche sul divano di casa».
Cosa l’ha fatta innamorare?
«Oscar è un vero uomo. Prima io ero molto più aggressiva, col tempo mi sono calmata. Di lui mi piace l’ironia, il saper giocare anche nei momenti più duri. Io tendo a mettere il dramma, lui porta la leggerezza. Tra noi c’è ancora magia».
Avete deciso la data delle nozze?
«No, ci stiamo ancora pensando. Io immagino una cerimonia all’aperto e intima. Voglio solo chi conosce com’è nata la nostra storia».
Dalla sua elezione a Miss Italia sono passati 20 anni. Come la ricorda?
«Intanto stento a credere che sia passato così tanto. Penso a quanto ero ingenua, quando mi rivedo con la corona e lo scettro in mano. Ma penso anche ai pregiudizi, alle critiche, agli attacchi ingiustificati per il colore della mia pelle. Con me sono stati cattivi. E anche con la Miss in carica che ha pronunciato quella frase infelice sulla guerra. Per lei ho provato tanta tenerezza».
Oggi a 38 anni che rapporto ha col suo corpo?
«Ho quell’età in cui una donna può provare qualche insicurezza, è un momento delicato. Bisogna far pace con l’invecchiamento. Io non sento gli anni che ho, e mi preparo a coltivare la serenità. Credo che non essere pronti a invecchiare sia devastante. Per fortuna, finora (ride, ndr) vedo le mie rughe come un’opportunità, non come un ostacolo».
Si è data un obiettivo prima dei 40?
«Mi piacerebbe diventare mamma e ottenere un riconoscimento lavorativo. Ci sto lavorando».

di Stefania Saltamacchia, Vanity Fair

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