Sanremo, arriva il «controfestival»: musica sacra per avvicinarsi a Dio

Chi canta prega due volte, diceva Sant’Agostino. Ma non sul palco dell’Ariston. Per elevare la propria voce a Dio, la Città dei Fiori avrà un festival dedicato.

Dal 3 al 5 febbraio
, in parziale sovrapposizione con le date del Festival della Canzone Italiana, anno di nascita 1951, si svolgerà infatti la prima edizione del Cristian Music Festival Sanremo – Festival della canzone cristiana di Sanremo.

La direzione artistica della manifestazione è affidata al cantautore fiorentino Fabrizio Venturi, che condurrà le tre serate del festival dall’auditorium di Villa Santa Clotilde, l’ex casa delle «Dame del Sacro Cuore» acquistata nel 1922 da don Orione, del quale ancora oggi è possibile visitare la «cameretta» con un piccolo museo attiguo.

«Il Cristian Music Festival — spiega Venturi —, patrocinato dal Comune di Sanremo in collaborazione con la diocesi di Ventimiglia – Sanremo, ha cominciato a prendere forma nel 2020, in occasione del centenario della nascita di Giovanni Paolo II, al quale, sul palco dell’Ariston, quell’anno, ho dedicato il brano “Caro padre”. È nata allora l’idea di una manifestazione di musica cristiana, che con l’appoggio di monsignor Antonio Suetta, e del sindacoAlberto Biancheri, vede ora il progetto concretizzarsi».

Del vescovo di Sanremo fecero scalpore le accuse di «blasfemia» rivolte al concorso canoro nazionale.

Sul sito della Diocesi pubblicò una lettera nella quale accusava il Festival di «manifestazioni blasfeme nei confronti della fede cristiana» nonché di «mancanza di rispetto e derisione verso la fede cristiana esibite in forme volgari e offensive».

«Condivido le posizioni di monsignor Suetta — sottolinea il direttore artistico del Cristian Music Festival —, non ci si deve permettere di blasfemizzarel’iconografia di nostro Signore cingendosi il capo con la corona di spine come ha fatto Fiorello. Ma il nostro festival non nasce in conseguenza di quelle esibite volgarità ma perché la potenza della musica è illimitata. Voce e canto sono un grande dono di Dio, qualcosa che tutti possono comprendere. Strumenti che intendo usare per evangelizzare il mondo. Mondo fondato su tre sole evidenze, tre realtà “murate” su cui non si discute: si nascesi muoreDio esiste. Mi dica un titolo di un successo musicale degli ultimi anni. Ecco, vede che non le viene in mente niente? Ci sarà un perché. I valori cristiani sono scomparsi dalle canzoni di oggi. Il nostro sarà un festival per cantare un inno al Signore, per arrivare ai cuori che il Covid oggi ha reso aridi più di ieri».

A condurre la tre giorni del Festival sarà naturalmente Venturi. «Al mio fianco avrò Dj Mitch di Radio 105, inviato delle Iene e tra gli ospiti abbiamo già annunciato la presenza di padre Giuseppe Cionfoli, per due volte ospite dell’Ariston. Faremo di tutto per riempire le serate di contenuti importanti, appoggiati da Big della musica sacra i cui nomi per ora non posso svelare. Prevediamo una copertura radiofonica televisiva dell’evento — sabato 4 dicembre parleremo della kermesse su Radio Vaticana — ma stiamo ancora lavorando alle attribuzioni, anche con il nostro partner Sanremo News.

Il festival, a ingresso libero gratuito, ospiterà inoltre per ogni serata una cena di gala. Il motore che ci spinge è Dio, è lui che ha scritto il copione».

Laura Zangarini, corriere.it

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