Rai Storia, domani torna “Passato e presente”

Il Medioevo, l’età senza nome. Un’era di mezzo – lunga mille anni – tra l’antico e il moderno. Per gli illuministi si tratta di: “secoli bui”; per i romantici, invece, più che un periodo storico, il medioevo è un luogo dell’anima. Delle diverse interpretazioni del medioevo e del suo uso simbolico nelle epoche successive, Paolo Mieli parla con il professor Tommaso di Carpegna a “Passato e presente”, in onda domani alle 13.15 su Rai3 e alle 20.30 su Rai Storia Nei primi decenni dell’Ottocento il medievalismo si sovrappone infatti al movimento romantico stesso, mentre nell’Italia risorgimentale e post-unitaria il richiamo al medioevo è funzionale alla creazione di una cultura nazionale. L’uso strumentale di questo periodo storico continua anche durante il XX secolo: fascismo e nazismo se ne appropriano per sfruttarne simboli e suggestioni. Ma il fascino del medioevo resiste ancora oggi e diventa ambientazione privilegiata per film, libri e serie televisive di successo. Nella puntata sono presenti alcune musiche di Fabrizio Fornaci, importante compositore di film, documentari e programmi di successo.

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