“Le parole della settimana”, il sabato di Massimo Gramellini è anche verde

Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti. Nanni Moretti sulle parole ci ha costruito un film, Massimo Gramellini un programma: «Ma sono importanti anche i gesti. Noi spesso usiamo le parole per raccontare gesti e azioni nobili». Il giornalista e scrittore torna in onda da sabato 5 ottobre alle 20.20 con Le parole della settimana, il programma di Rai3 giunto alla quarta edizione. Ogni puntata si apre con un faccia a faccia, un’intervista per raccontare un personaggio e arrivare all’essenza della persona, una testimonianza intima e inedita dei protagonisti del nostro tempo: «La prima intervista di copertina sarà a Charlotte Casiraghi — spiega Gramellini. Lo spunto di partenza sarà il libro che ha scritto con Robert Maggiori, Arcipelago delle passioni. Sarà l’occasione per parlare di sentimenti: amore, gelosia, invidia… È un personaggio che conosciamo poco, l’abbiamo vista su milioni di copertine di giornali, ma non è mai stata ospite in una tv italiana. Nelle interviste che faccio cerco sempre di far emergere il lato intimo delle persone, le polemiche e le cattiverie le lascio ad altri».

La serata prosegue con gli incontri con i protagonisti dell’attualità politica, sociale e culturale del Paese (nella prima puntata in studio ci saranno Massimo Giannini, Luca Argentero e Monica Guerritore). La novità della stagione è invece nella svolta verde, la parola green del weekend: «In ogni puntata avremo un esperto o una persona appassionata di ambiente. Iniziamo con Alessandro Gassmann, uno che non si presta spesso ad andare in tv e spero possa anche tornare. Il tema dell’ecologia del resto è prepotentemente di attualità, quindi ci sembrava giusto avere uno spazio dedicato». Perché Greta Thunberg suscita questi sentimenti bipolari? C’è chi la sostiene, ma c’è un partito (preso) che l’attacca violentemente: «A volte mi chiedo se non sia l’invidia per la gioventù. Ci sono tanti adulti che non si ricordano di come erano da ragazzi: a quell’età spesso si è arrabbiati e retorici, ma è giusto che sia così. Il fatto che oggi si parli tanto di ambiente, riscaldamento globale e inquinamento è un salto collettivo culturale importante e Greta ha avuto un ruolo non secondario».

Gramellini porterà in prima serata anche storie straordinarie di vita quotidiana, da sempre il motore trainante del programma, raccontate da chi le ha vissute, cittadini comuni che hanno saputo distinguersi per capacità, generosità o professionalità: «Le storie di sopraffazione e egoismo non fanno per me, mi piace dare spazio a vicende positive, anche a rischio di essere retorici. Ma il mondo non è solo orrore, è bello parlare delle cose belle». Le parole della settimana dal 9 novembre si allungheranno fino alle 22 («proverò l’ebbrezza di andare in onda nell’orario della De Filippi»), mentre come di consueto in apertura e in chiusura di puntata ci saranno la «Dedica» e la «Buonasera», i due monologhi di Gramellini ispirati da fatti di cronaca. «Sono un conduttore non conduttore. Mi piace scrivere, la parola scritta è la mia cifra: quei quattro minuti con la mia brutta faccia in primo piano in teoria dovrebbero far scappare gli spettatori, invece riescono a catturare l’attenzione con la sola potenza evocativa della parola».

Renato Franco, Corriere.it

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