Anna Foglietta: “I Vip che usano il Covid per farsi pubblicità sono tristi”

La madrina della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ha dichiarato di non apprezzare i vip che usano il Covid come un modo glamour di farsi pubblicità: «Bisogna essere scrupolosi e seri, farsi pubblicità con il Covid è una cosa molto triste». La Mostra parte questa sera con “Lacci” di Daniele Luchetti, fuori concorso.

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Anna Foglietta, la madrina della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia 2020, ha dichiarato all’Adnkronos di non apprezzare i vip che sui social network stanno usando il Covid per farsi pubblicità: «Penso sia molto triste». È il commento della madrina di Venezia che commenta così l’uso dei social da parte di vip che hanno contratto il Covid dopo le vacanze estive e stanno trascorrendo la quarantena sui social network:


«Qui a Venezia al contrario credo che dobbiamo dare proprio l’idea che bisogna rispettare le regole, mettere le mascherine, evitare gli assembramenti, per dare proprio l’idea del fare le cose responsabilmente, dell’essere molto seri. Era l’unico modo per far sì che Venezia potesse essere fatta».

Un messaggio di Anna Foglietta teso a stigmatizzare la visione glamour del Covid: tronisti vari, influencer, vippame che si mostra nelle storie di Instagram raccontando la quotidianità nella propria casa. La malattia, quindi, intesa come un’opportunità per scalare posizioni nel social rank e crescere con i follower: «Bisogna essere scrupolosi e seri» ha detto Anna Foglietta «Bisogna essere responsabili, persone mature, più mature di tante altre».

La 77esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, dal 2 settembre al 12 settembre (il film inaugurale è Lacci di Daniele Luchetti) è stata inaugurata da Anna Foglietta in un sobrio red carpet ieri sera. A dispetto delle tradizioni, non c’è stata la foto di rito sulla spiaggia mostrandosi solo all’arrivo al Lido e sul red carpet del palazzo del Cinema. Grande stile sfoggiando un look maschile griffato Emporio Armani: uno smoking elegantissimo.

Il Concorso rappresenta la sezione principale del Festiva: sono diciotto i film che aspirano al Leone d’Oro. Le altre sezioni sono: Fuori Concorso (non competitiva), OrizzontiBiennale College e Venice VR Expanded, cui si aggiungono le due sezioni non curate dalla Biennale, ovvero Settimana della Critica e Giornate degli Autori. Sono quattro i film italiani in concorso: “Le sorelle Macaluso” di Emma Dante, “Miss Marx” di Susanna Nicchiarelli, “Padrenostro” di Claudio Noce e “Notturno” di Gianfranco Rosi.

Cinema.fanpage.it

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