Arena 60-70-80, Amadeus celebra la musica

“Sono cresciuto a Verona dove sono arrivato a 6 anni, per poi trasferirmi a Milano quando ne avevo circa una ventina, qui in questa città è nato il mio amore per la radio, ma il mio mio sogno era legato all’Arena, non mi perdevo un Festivalbar. Ma non ho mai condotto dall’anfiteatro scaligero, è un sogno mi sento come un bambino che fa il raccattapalle e all’improvviso gli dicono di entrare in campo”.

Amadeus sarà il protagonista di due show live durante i quali verrà celebrata, il 12 e 14 settembre (in onda  in prima serata su Rai1 i 2 e 9 ottobre) la grande musica, italiana e internazionale, dei tre decenni citati nel titolo: gli anni ’60, gli anni ’70 e gli anni ’80. “Sono tantissimi gli artisti perché le serate sono solo due – confessa Amadeus – ma ci sarà tanta musica e ci emozioneremo tutti. Ci sarà energia per tutti, non ci sarà una canzone che una persona non possa cantare e conoscere”. 
Il conduttore veronese, che sarà anche direttore artistico dell’evento, tornerà anche in veste di dj, quello che è stato il suo primo amore professionale.
“Tra le canzoni che verranno celebrate, riascolteremo le hit, prodotte e cantate in Italia, diventati dei successi in tutto il mondo, le canzoni d’autore e i brani delle star internazionali”.
 Le due serate evento sono state presentate oggi da Amadeus, insieme a Federico Sboarina, sindaco di Verona e presidente della Fondazione Arena di Verona, dal direttore di Rai1 Stefano Coletta (in collegamento), dal vicedirettore Claudio Fasulo, e da Gianmarco Mazzi, amministratore delegato e direttore artistico Arena di Verona S.r.l.. Amadeus ha ricordato che “nei cinque anni che ha condotto la finale del Festivalbar, cosa incredibile non ha avuto l’opportunità di farlo dall’Arena perché il ministro Ronchey non permetteva nessuna manifestazione in quelle location storiche che non fosse lirica operistica”. Poi ha aggiunto quasi tutti gli i protagonisti originali li rivedremo dal vivo. Tra i primi nomi comunicati da Amadeus, “le trattative sono in corso, confermati  gli Europe, che con la loro “The Final Countdown” hanno segnato un’epoca, Gazebo, star della disco con brani come “I Like Chopin” e “Masterpiece” e poi ancora due Signore della musica italiana del calibro di Loredana Bertè e Patty pravo e la coppia formata da Umberto tozzi e Raf che con le sue hit ha fatto ballare intere generazioni ..”. Ritrovare il pubblico? “E’ il – risponde Amadeus – il dodicesimo uomo in campo, ce ne stiamo accorgendo con gli Europei di calcio, sarà bellissimo. Ti aiutano a portare avanti uno spettacolo, come si fa ad avere tanta bella musica senza”. Da dietro una consolle, che sarà uno dei nuclei fondamentali della scena, Amadeus farà ascoltare il suo repertorio da dj-vocalist, la sua playlist, un meraviglioso diario sentimentale articolato anche dai suoi incontri con gli ospiti.“Una canzone che mi ha cambiato la vita? Mi ricordo Alan Sorrenti con Tu sei l’unica donna con me…Tutta la musica per me è importante.Radio 2 è la radio ufficiale delle due serate evento condotte da Amadeus. “ARENA ’60 ’70 ’80” è prodotto da Arcobaleno Tre.Parlando di musica inevitabile non affrontare il nodo non ancora sciolto della prossima conduzione di Sanremo anche se oggi o toni sembrano più possibilisti senza dimenticare il rinnovo dei vertici Rai. Un Ama Ter? “È sempre, un onore, un prestigio. Ma deve essere all’altezza, si devono creare le condizioni per una manifestazione che non sia inferiore a quella passata. Io ho sempre detto che ho un rapporto splendido con la Rai e con il direttore di Rai1 Stefano Coletta con cui ho condiviso due Festival importanti e particolari. Non potevano certo annullare quello senza pubblico, era impensabile, non dimentichiamo che è uscita della musica bellissima. Ne stiamo parlando, loro sanno che lo farei se fosse un Festival importante, della rinascita, che avremmo già potuto fare. La gente mi ferma per strada e mi ringrazia perché ha percepito le difficoltà nel fare gli ultimi Festival. Stiamo dialogando con l’obiettivo se io possa essere utile a un terzo Festival importante, fatto come si deve fare”. E Fiorello?  “ha illuminato due anni di Sanremo. Per me – conclude Amadeus – è una persona speciale. Noi non parliamo mai del Festival, ci sentiamo spesso ma non parliamo mai di lavoro. Deve essere lui nel caso. Fiorello deve essere lasciato libero di voler fare o non voler fare una cosa”. Coletta sul Sanremo: “Stiamo parlando da un po’ di tempo con Amadeus, avendo fatto due Festival di Sanremo, ci sta riflettendo. Dobbiamo capire quale sarà il potenziale del prossimo come speriamo. Tornare indietro rispetto al tipo di lavoro fatto da Amadeus è impensabile, proprio per la cultura musicale. Quel lavoro dovrebbe continuare. Siamo in una fase in cui fra poco ci sarà l’avvicendamento dei vertici aziendali ed è giusto che l’attuale management voglia che le scelte siano condivise dai nuovi che arriveranno. Intanto stiamo stiamo ragionando non abbiamo intenzione di arrivare a settembre come due anni fa ma di andare in vacanza con la decisione presa per l’estate”.

ansa.it

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