«Stranger Things 3»: ecco cosa c’è dietro il promo di Italia 1

Il pubblico nota subito una pubblicità avvolta dal mistero, con il logo di Italia 1 «sottosopra» e la musica di «Stranger Things» in sottofondo. Si tratta della prima collaborazione tra la piattaforma streaming e la Tv commerciale: ecco di cosa si tratta

Il promo compare nel bel mezzo della seconda puntata di Temptation Island, su Canale 5. Lo sfondo è nero e il logo di Italia 1 ha i contorni rossi, evanescenti. In sottofondo la musica dei titoli di testa di Stranger Things. Poi la svolta: improvvisamente il simbolo del sesto canale si capovolge come se stesse nel Sottotosopra. Intanto campeggia una scritta che recita così: «Stranger 80’s». E una data: il 3 luglio. A interrogarsi sul significato dello spot sono migliaia di utenti su Twitter: vuol dire che la terza stagione della serie, che sbarcherà su Netflix a partire dal 4 luglio, sarà in qualche maniera trasmessa anche su Italia 1? Niente del genere.

Si tratta, infatti, di una speciale collaborazione fra la rete e la piattaforma streaming per promuovere Stranger Things. Durante la giornata del 3 luglio, infatti, la programmazione di Italia 1 si «capovolgerà»: dalle 6 e 25 del mattino, la rete sarà occupata da pellicole cult degli anni Ottanta, un modo per connettere il pubblico con le atmosfere che Eleven, Mike e gli altri vivono all’interno della serie. Si comincia da Il segreto del mio successo (1987) con Michael J. Fox, a cui seguirà alle 8.30 Breakfast Club (1985) e, alle 10.30, Sixteen Candles – Un compleanno da ricordare (1984). Si riprende, poi, nel pomeriggio con i Gremlins (1984), i Gremilins 2 e, attorno alle 18, il sedicesimo episodio della prima stagione dei The Goldbergs, sit-com prodotta nel 2013, ma ambientata negli anni ’80. Dopo Studio Aperto si attacca con Goonies (1985) e il gran finale: in prima serata, infatti, sarà il turno di E.T. L’extraterrestre, probabilmente la pellicola più iconica di Steven Spielberg e indissolubilmente legata agli anni Ottanta.

Insomma, un modo curioso e originale per aprire le danze alla Stranger Things – Mania e siglare un rapporto inedito fra la tv commerciale e la piattaforma streaming. Molto intelligente, poi, aver puntato tutto su Italia 1, la rete «giovane» per eccellenza, quella che per anni ci ha regalato le repliche di serie tv iconiche del passato come Happy DaysI RobinsonOtto sotto un tetto e La tata. Non si poteva che ripartire da qui per tuffarci nei meravigliosi anni Ottanta e chissà che i Millennials non approfittino della giornata per un bel «recuperone».

Mario Manca, Vanity Fair

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