Da Beyoncé a Billie Eilish: le star chiedono giustizia per George Floyd

Da Ariana Grande ai Jonas Brothers, da Reese Witherspoon a Kim Kardashian, da The Rock a Rihanna: le star chiedono giustizia per George Floyd

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Il coro è unanime e arriva dai vertici più alti dello star system statunitense e internazionale. Mentre i moti di protesta continuano a infiammare non solo la città di Minneapolis, ma anche metropoli come Atlanta, Los Angeles e New York, le star si schierano ed esprimono tutto il loro sgomento per la brutale morte di George Floyd, l’afroamericano che il 25 maggio è stato schiacciato a morte dal ginocchio di un agente della polizia di Minneapolis impedendogli di respirare. L’episodio, che ha portato molti americani a scendere in strada e che ha dato un ulteriore scossone all’establishment di Donald Trump, già aspramente criticato per la gestione dell’emergenza coronavirus negli Stati Uniti, ha toccato diversi volti noti dello spettacolo, bianchi o neri.

Beyoncé ha condiviso sul suo profilo Instagram un video nel quale chiede giustizia per George Floyd: «Tutti abbiamo assistito al suo omicidio in pieno giorno: siamo devastati e disgustati. Non possiamo normalizzare questo dolore. Niente più omicidi insensati di esseri umani. Non vogliamo più vedere le persone di colore trattate come se non fossero umane» spiega Beyoncé prima di aggiungere che, nonostante il gendarme Derek Chauvin sia stato accusato di omicidio di terzo grado, la verità è ancora lontana dall’essere raggiunta. Dello stesso avviso è anche Billie Eilish, che sempre su Instagram condivide un lunghissimo messaggio invitando i follower a usare la frase «All Lives Matter», tutte le vite valgono, in risposta al movimento BLM: «Se tutte le vite sono importanti perché le persone nere sono state uccise in quanto nere?» chiede provocatoriamente Eilish ponendo l’accento sui cento anni di oppressione dei neri negli Stati Uniti, del bisogno di correre ai ripari e di impegnarsi a costruire un presente e un futuro uguali per tutti, indipendentemente dal colore della pelle. All’appello si unisce anche Rihanna, che racconta di essere stata lontana dai social tutto questo tempo perché profondamente scossa dall’accaduto: «Guardare la mia gente assassinata e linciata giorno dopo giorno mi ha portato in un posto pesante nel mio cuore» racconta RiRi prima di chiedere non solo giustizia, ma anche verità.

La lista delle star coinvolte è lunga e, insieme all’appello per sostenere organizzazioni no profit come Minnesota Freedom Fund, creata per sostenere i manifestanti del Minnesota, arrivano anche le parole di sostegno di Ariana Grande, di Kim Kardashian («Ho il cuore spezzato nel vedere soffrire madri, padri, sorelle, fratelli e bambini perché la persona amata è stata assassinata o rinchiusa ingiustamente per essere nera»), di Reese Witherspoon («È stato difficile per me conciliare la differenza tra ciò che mi è stato insegnato in chiesa e ciò che vedo nel mondo. Non voglio questo per i miei figli»), di The Rock, dei Jonas Brothers e di Selena Gomez («Troppe vite di persone nere sono state prese da noi per troppo tempo. Meritano di meglio. Meritano di essere ascoltati. Dobbiamo tutti fare meglio e non nasconderci nel silenzio mentre questa ingiustizia continua»). Venerdì 29 maggio Derek Chauvin è stato arrestato e accusato di omicidio colposo e omicidio di terzo grado dopo essere stato licenziato martedì dal dipartimento di polizia di Minneapolis, insieme agli altri ufficiali presenti al momento della morte di Floyd . Tuttavia, nel fine settimana sono proseguite le proteste in tutto il Paese, riflettendo sulla lunga storia dell’ingiustizia razziale che ha permeato gli Stati Uniti per secoli. Non è ancora finita.

Vanityfair

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