Netflix: “Sarà sempre più raro andare al cinema”

Il ritorno in sala potrebbe non essere così scontato. Almeno non come abitudine.

Si tratta della triste profezia di Ted Sarandos, co-CEO (co-amministratore delegato) di Netflix, che in un’intervista rilasciata a kcrw.com si è sbilanciato nell’ipotizzare lo scenario dell’intrattenimento nell’era post pandemica. Pur essendo un fan della sala cinematografica e augurandosi che ci si possa tornare al più presto, la sua riflessione parte dallo stesso pubblico: “La maggior parte delle persone guarda i film a casa. È necessario seguire il pubblico. Se questo non va al cinema, ma mostra disponibilità nel guardare contenuti a casa, bisogna sapersi adattare. È molto difficile prevedere quali saranno i comportamenti delle persone dopo la pandemia, ma andare a vedere un film in sala potrebbe oggettivamente diventare una cosa più rara”.

Evidenziando gli elevati costi di gestione dei cinema, che alla fine della fiera devono essere supportati principalmente dalla vendita di biglietti, Sarandos sottolinea l’importanza del non cercare di salvare un business, esposto a cambiamenti irreversibili: “Abbiamo fatto la transizione dal DVD allo streaming. Non abbiamo perso neanche un minuto nel tentativo di salvare il DVD, consapevoli che il nostro futuro sarebbe stato quello dello streaming. Qualsiasi energia spesa per salvare quel mondo sarebbe stata energia sprecata per crearne uno nuovo. È fondamentale mettere sempre il consumatore al primo posto”.

Nel frattempo nel resto del mondo si sta assistendo a una graduale riapertura dei cinema, seppur con il rispetto di tutte le regole del caso, quali l’uso della mascherina o capienza ridotta al fine del mantenimento del distanziamento sociale. Una riapertura, che nel nostro paese era prevista per il 27 marzo e che avrebbe ridato un po’ di ossigeno agli esercenti, che come pochi hanno sofferto le drammatiche conseguenze dell’emergenza sanitaria. Ma i contagi e i decessi non arrancano, al contrario della campagna vaccinale, che ha ancora bisogno di un’ulteriore spinta, e dunque toccherà ancora aspettare per questo momento. Nella speranza che riuscirà a smentire Netflix.

Giovanni Berruti, Lastampa.it

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