Wanna Marchi e Stefania Nobile, al via il loro corso online per insegnare a diventare venditori

A distanza di anni dalle condanne per truffa aggravata in merito alle controverse televendite, mamma e figlia tornano a far parlare di loro per il loro corso online volto ad insegnare tecniche di vendita

Dopo le condanne del 2009 a nove anni e qualche mese di carcere con l’accusa di associazione a delinquere e truffa aggravata a cui si è anche aggiunta la bancarotta fraudolenta in merito alle controverse televendite, Wanna Marchi e la figlia Stefania Nobile fanno parlare di loro per un corso online rivolto a chi voglia apprendere da loro tecniche di vendita.

“Saremo delle consigliere più che delle professoresse. Era un desiderio che avevamo da tanto tempo, lo abbiamo realizzato con l’aiuto della tecnologia odierna prendendo uno spazio in una piattaforma senza bisogno di nessuno”, fanno sapere le donne che dall’8 gennaio saranno in diretta web per dieci appuntamenti con cadenza settimanale volti a dispensare consigli da apprendere al costo di 29.99 euro (l’intera masterclass, invece, è fissata al prezzo di 499,00 euro). 

Wanna Marchi ha ottenuto la semilibertà nel 2011 e ha finito di scontare la sua pena nel 2015, mentre la figlia Stefania Nobile ha trascorso solo alcuni mesi in carcere prima di essere ricoverata per problemi di salute e passare ai domiciliari, tornando libera nel 2013. Fallita la possibilità di tornare in tv (nel 2017 venne bloccata la loro partecipazione all’Isola dei Famosi), Wanna Marchi e Stefania Nobile hanno lasciato l’Italia e si sono trasferite a Tirana, in Albania, dove hanno aperto alcuni locali. “Le abbiamo provate tutte per non lasciare il nostro Paese, ma nessuno offre lavoro alle ‘Marchi’. Una sera eravamo senza benzina sulla via Emilia e senza soldi, un’altra volta non riuscivamo a fare la spesa. Da qualche parte dovevamo ricominciare ed eccoci qui”, hanno raccontato le due, recentemente protagoniste di una dura lite con Gianluigi Nuzzi che nel programma ‘Live – Non è la d’Urso’ le ha accusate di essere arroganti e di non rispettare la gente che loro stesse avevano truffato.

Today.it

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