Domani non perdete “Melaverde”, su Canale 5: si parlerà di Livigno e dei simboli del Natale

Domani torna il consueto atteso appuntamento con Melaverde, alle 11 su Canale 5. Ossia torna il presidio televisivo che preserva il nostro straordinario patrimonio agroalimentare. Un presidio organizzato dal grande Edoardo Raspelli, che in ogni puntata si premura di propagandare la bellezza dei prodotti della nostra terra.

Come ormai ben sapete, Melaverde è diviso in due parti: nella prima si raccontano le storie classiche che hanno segnato il passato recente del programma; nella seconda invece si dà spazio ad un nuovo acquerello di emozioni, che narrano la vita di uomini e donne che si operano per valorizzare il settore dell’agroalmentare.

Ma, scendendo nel dettaglio, cosa si vedrà nella prossima puntata?

Nello spazio dedicato alle Storie, Edoardo Raspelli ci guiderà nei sapori e nelle antiche tradizioni culinarie del piccolo Tibet. Il giornalista “cronista della gastronomia” svelerà il segreto dei sapori e dei profumi che ritroviamo nel latte, nei formaggi e nelle carni che si producono a Livigno e ci farà assaporare un’antica ricetta riportata alla luce dopo 100 anni.

Nello spazio canonico di Melaverde, Raspelli ci accompagnerà in un viaggio alla scoperta dei simboli del Natale. Per fare questo raggiungerà la Valle dei Fiori a Mantova dove scopriremo le antiche leggende e i simbolismi legati a Babbo Natale, all’abete pieno di luci e colori ed alla storica tradizione del presepe, realizzato per la prima volta da San Francesco. Vedremo quella che forse è una delle collezioni più importanti al mondo dove sono raccolti tantissimi Babbi Natale, il frutto delle ricerche di una vita da parte di Ugo Orlandelli. Scopriremo poi con il figlio Andrea come mantenere l’albero di Natale dopo le feste, l’antica arte dei bonsai e come realizzare centri tavole e segnaposti natalizi. Non mancherà il momento della gola dove con Melaverde Edoardo Raspelli ci porterà a Orzinuovi in provincia di Brescia. Salvatore Polidoro e sua moglie Caterina nel 1977 lasciano la Costiera Amalfitana per aprire una piccola osteria. Il loro talento, l’ospitalità e la loro bravura in cucina hanno trasformato, insieme anche ai loro figli Enza e Paolo, quel piccolo sogno nel ristorante “Delfino”.Ed insieme a loro ripercorreremo i piatti legati alla cena della Vigilia e al grande pranzo di Natale.

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