Stasera Trapani celebrerà il 50esimo anniversario della morte di Igor Stravinsky

 Trapani celebrerà il 50esimo anniversario della morte del compositore russo Igor Stravinsky con uno spettacolo che unisce il linguaggio del corpo e della musica contemporanea. L’appuntamento, dal titolo L’esprit et le corps, è fissato per stasera in doppia recita alle 21 e alle 22.30 nel teatro Di Stefano, all’interno della villa Margherita. Si tratta di uno spettacolo ideato dalla coreografa siciliana Silvia Giuffré per la sua compagnia composta dai danzatori Federica Marullo, Arabella Scalisi e Roberto Galbo, con musiche eseguite, dagli archi del Luglio Musicale Trapanese diretti da Daniele Agiman, le musiche di uno dei balletti neoclassici più iconici della sua produzione, quell’Apollon musagéte andato in scena il 27 aprile 1928 a Washington con la coreografia di Adolph Bolm e che ebbe la prima esecuzione europea con i Ballets Russes al Théàtre Sarah Bernhardt di Parigi il 12 giugno 1928 con la coreografia di Balanchine. «La coreografia contemporanea lascia emergere una libertà – racconta Silvia Giuffré – che non è solo nel movimento, ma è anche drammaturgica: questo elemento permette al pubblico di riconoscersi in ciò che accade in scena e tocca le corde dell’animo. La strada che ho quindi voluto percorrere è quella della reinterpretazione della coreografia di Balanchine e della musica di Stravinsky, puntando su teatralità e interpretazione, cercando così di essere il più possibile fedele alla partitura ma allo stesso tempo di rimanere coerente con la mia cifra stilistica”.  “L’aspetto della danza contemporanea che più mi interessa – dice Giuffré – è infatti il rapporto fra movimento e respiro, da cui deriva una grande attenzione alla naturalità del movimento del corpo. Ho immaginato per le muse un ambiente che fosse astratto e concreto allo stesso tempo, dove simboli riconoscibili fanno emergere la natura, e ad ognuna di loro ho associato uno ‘spirito’ riconducibile alla femminilità e ad un animale che possa caratterizzare – o meglio ‘colorare’ – i loro movimenti. Apollo, che nasce già adulto e viene catapultato nel mondo delle muse, sarà interpretato da un attore/danzatore, ruolo interpretativo che meglio esalta la drammaturgia». La serata sarà anche l’occasione per ascoltare in prima assoluta la composizione Venti9 – (2) di Salvatore Frega, giovane compositore, allievo fra gli altri di Salvatore Sciarrino, classe 1989, le cui partiture sono già eseguite dagli ensemble e dalle orchestre fra le più prestigiose del panorama internazionale. Per questa composizione, Silvia Giuffré, sarà la protagonista di un assolo che trae ispirazione dalle intuizioni e dalle sensazioni sulle quali si è basato Frega per questo lavoro: «La composizione è nata nel 2019 – spiega Frega – ed è basata sugli intervalli e sul numero 9 e le sue particolarità: se moltiplicato con un altro numero, il 9 riconduce sempre a sé, oppure, allo stesso modo, se si somma un numero al 9, il risultato rimanda poi al numero iniziale. La partitura si basa quindi su una sequenza di 20 note su 9 esposizioni, che creano delle armonie tematiche in continuo sviluppo. È inoltre un partitura nata con uno spirito di malinconia, ma con una grande forza d’animo, in cui la percezione musicale tematica prende forma in una prospettiva tridimensionale». 

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