Black Widow: Scarlett Johansson fa causa alla Disney per l’uscita in streaming del film

Black Widow è stato il vero film della ripartenza cinematografica del 2021. Si attendeva proprio quel titolo del Marvel Cinematic Universe per riportare fisicamente, fin dove e per quanto possibile, le persone di vari paesi del mondo al cinema. Negli USA il mercato era già in moderata risalita con altri titoli, ma l’attesa per capire l’impatto al box office del canto del cigno di Vedova Nera era fervente. Infatti è andata bene con gli 80 milioni di dollari incassati nel primo weekend di programmazione nel Nord America, una cifra che sarebbe stata sotto le aspettative in tempi normali e che in tempi di Covid ha segnato invece un record. Il problema è stato il weekend successivo, quando il film ha incassato il 68% in meno rispetto al precedente. Una calo tra weekend d’esordio e secondo weekend è fisiologico ed è sempre contemplato dagli analisti del marketing, ma quella percentuale è stata davvero inaspettata e gli esercenti si sono scagliati contro la Disney per aver deciso di rendere disponibile Black Widow contemporaneamente agli abbonati di Disney+ (con un costo aggiuntivo).

Come abbiamo avuto modo di vedere, ogni grande studio di Hollywood ha scelto strategie diverse per fronteggiare la chiusura dei cinema, optando direttamente per lo streaming domestico o congelando alcuni titoli per tempi migliori. O entrambe le soluzioni contemporaneamente. Lo scenario che si dipinge oggi tra Scarlett Johansson e la Disney non avremmo voluto vederlo nel contesto del suo congedo da un personaggio che ha dato tanto a lei e altrettanto ai fan dei film Marvel. L’attrice ha fatto causa alla Disney depositando un’ingiunzione alla Corte Suprema di Los Angeles secondo cui alla firma del contratto era garantita l’esclusiva distribuzione di Black Widow nelle sale cinematografiche (chiaramente in un periodo in cui non si prevedevano pandemie). Nel documento redatto dagli avvocati della Johansson si legge che l’azienda ha sacrificato il potenziale del film approfittandone al contempo per promuovere il proprio servizio streaming.

Black Widow ha incassato fino ad oggi 320 milioni di dollari nei cinema di tutto il mondo in cui è uscito. Una ventina di giorni fa la Disney aveva fatto sapere di aver incassato 60 milioni dall’acquisto del film su Disney+. Facendo una grossolana ipotesi su quanto Black Widow avrebbe potuto incassare in tempi normali senza pandemie in corso, possiamo immaginare una cifra tra i 622 milioni di Ant-Man and the Wasp (2018) e gli 853 milioni di Thor: Ragnarok (2017). Gli avvocati di Scarlett Johansson chiedono dunque una compensazione per i mancati introiti sulla base di simili proiezioni di dati e delle relative percentuali spettanti alla loro assistita (che figura anche come produttrice esecutiva del film) .

Nel caso di altri titoli precedenti che prevedevano lo stesso trattamento contrattuale con le relative star, la Warner Bros ha chiuso in modo discreto accordi personalizzati per Gal Gadot e Will Smith, rispettivamente per i film Wonder Woman 1984 (uscito lo scorso Natale su HBO Max) e King Richard (rinviato di un anno e in uscita il prossimo novembre in sala e su HBO Max un mese più tardi). Questi stessi esempi sono citati nel documento depositato in tribunale dalla Johansson. Ugualmente, John Krasinski e Emily Blunt hanno chiesto e ottenuto una compensazione dalla Paramount Pictures per la riduzione della finestra di tempo nei cinema di A Quiet Place 2.

Un portavoce della Disney ha così risposto:

“Non ha alcuna sostanza questa causa. La querela è particolarmente triste e dolorosa nel suo essere insensibile e sprezzante per gli orrendi e prolungati effetti della pandemia dovuta al Covid-19. La Disney ha pienamente rispettato il contratto con la Signora Johansson e, inoltre, l’uscita di Black Widow su Disney+ con accesso VIP ha significativamente aumentato la sua possibilità di ulteriori compensi oltre ai 20 milioni di dollari ricevuti per il film”.

comingsoon.it

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