ANCHE I SIMPSON RACCONTANO I PRIMI 100 GIORNI DI TRUMP

Nel 2000 il celebre cartone animato anticipò l’elezione di Trump alla Casa BIanca. Ora, invece, riassumono i suoi primi cento giorni di governo. Lo sketch si apre con un suicidio

C’è un rapporto speciale tra Donald Trump e i Simpson. Non solo perché il celebre cartone animato, con ben sedici anni di anticipo, predisse l’elezione del tycoon alla Casa Bianca.
In campagna elettorale i Simpson sono tornati a occuparsi di Trump, prendendolo in giro per i presunti legami con Mosca. Ora invece tornano sull’attualità, raccontando i primi cento giorni del miliardario alla Casa Bianca. Lo fanno, ovviamente, con il solito stile grottesco più che comico.
La scenetta, pubblicata sul web, si apre con una notizia choc: il suicidio di Sean Spicer, portavoce del presidente. Il suo corpo, appeso a un cappio con la scritta “I quit” (mi dimetto) viene trovato da Kellyanne Conway, consigliera di Trump, che corre via esclamando: “Io non lo sostituisco” (guarda il video).
Intanto in una delle stanze della Casa Bianca c’è una violenta discussione tra il genero del presidente, Jared Kushner, e il falco Steven Bannon. Il dissidio viene proposto come una citazione dei rapporti spesso tesi tra padre e figlio, Homer e Bart Simpson. Trump riposa tranquillo nel suo letto, con accanto alcuni libri dai titoli ironici, tipo questo: “Il piccolo manuale delle grandi bombe”. Nel frattempo elenca i risultati che ha raggiunto negli ultimi tre mesi di governo, tra cui spicca una fantomatica caccia all’orso ibernato.
Gli spettatori poi fanno una scoperta: il segreto della strana capigliatura del presidente. In realtà Trump ha un cagnolino peloso che vive in simbiosi con lui.
Fuori dalla camera del presidente il clima è incandescente. Ruth Bader Ginsburg, 84enne giudice della Corte Suprema, viene sostituita in diretta tv dalla figlia Ivanka Trump. Nel frattempo la moglie di Homer, la paziente Marge Simpson, per l’ansia che l’assale guardando la tv si vede costretta ad assumere un antidepressivo.

Raffaello Binelli, Il Giornale

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