Matilde Gioli: «Benedetto il giorno che ti ho incontrato»

Il successo in tv con Doc, la nuova commedia, l’incontro con «l’uomo della mia vita» che ha cambiato tutto. Il momento d’oro della ex attrice per caso

Matilde Gioli misura la popolarità con un parametro tanto empirico quanto efficace: il numero di volte in cui viene fermata per strada. Prima di Doc – nelle tue mani, succedeva una volta al giorno; poi, da quando nel marzo del 2020 la sua faccia è diventata per tutta Italia quella di Giulia Giordano, dottoressa ospedaliera dotata di grande professionalità e parecchi problemi sentimentali nella serie-fenomeno della Rai (una media di circa il 30 per cento di share), le persone la riconoscono e le chiedono selfie o autografi «almeno quattro volte al giorno». Un salto di popolarità percepita enorme. «È cambiato tutto. Prima facevo film piccoli, tante opere prime. Con Doc sono davvero entrata nelle case degli italiani: non è un modo di dire, sono proprio nelle loro tv», racconta Matilde un po’ incredula. Il 7 aprile torna invece al cinema nella nuova commedia di Fausto Brizzi, Bla Bla Baby, storia di un uomo (Alessandro Preziosi) che un giorno comincia a sentire i bambini in età da asilo nido parlare come adulti e si innamora di una mamma interpretata da Matilde Gioli. 

Forse il suo destino d’attrice era scritto in questi sterminati occhi blu, in questo viso che buca lo schermo, nel sorriso che esplode all’improvviso, in questa sfacciata e perfetta fotogenia. La sua è la classica storia del provino fatto per caso mentre si andava da un’altra parte (nel suo caso: a portare il fratello a giocare a basket), con il regista famoso, Paolo Virzì, che la nota e la fa esordire al cinema in un film di successo, Il capitale umano. Matilde all’epoca aveva 24 anni e si stava laureando in Filosofia a Milano, della recitazione non le importava granché, ma come si fa a dire di no a un film con Virzì? Poi i film, le serie tv, tanti amori da rotocalco. Oggi, il grande successo televisivo e un nuovo fidanzato, Alessandro Marcucci, professione istruttore di equitazione, a cui Matilde ha scritto un post sui social con una dedica inequivocabile: «Ti amo».

Possiamo dire che sta vivendo il suo momento d’oro?
«Possiamo dirlo ma la vita professionale c’entra fino a un certo punto. Non sono una ossessionata dal lavoro, ho sempre mantenuto un sano distacco, sono una di quelle attrici che si gode i momenti di pausa, non vado mai in ansia se sono ferma. Il momento è d’oro perché in un periodo storico dominato dalla guerra e dalla pandemia, io ho la fortuna di avere le mie sicurezze, la mia felicità personale. Questo mi basta: sentirmi in pace».

Come si fa?
«Io ho fatto fatica, ho passato anni bui perché mi mancava un centro sul piano sentimentale. Per tanto tempo l’ho cercato in modo compulsivo e ovviamente non lo trovavo mai. Poi ho deciso di rallentare, di smettere la ricerca, di mettermi in una modalità riflessiva. Ho cominciato ad ascoltarmi. A me fanno stare bene la natura e gli animali, ho seguito questa inclinazione e così ho trovato il mio posto del cuore. Nel mio posto del cuore ho conosciuto persone simili a me e tra queste Alessandro. A raccontarla così, ora mi sembra tutto ovvio. Bastava rallentare e permettere al cervello e al cuore di dirmi le cose».

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