
Il Capodanno 2025 nella Capitale si è svolto all’insegna della diversità generazionale, con due eventi paralleli che hanno richiamato pubblici differenti: la festa gratuita al Circo Massimo, organizzata da Roma Capitale, e il “contro-concerto” di Tony Effe al Palazzetto dello Sport.
Il Circo Massimo: grandi classici e atmosfere nostalgiche
Al Circo Massimo, la Generazione X, i Millennials e persino alcuni giovani della Generazione Alpha, hanno festeggiato con un programma ricco di artisti di rilievo. Tra i protagonisti:
- Culture Club con Boy George, di ritorno in Italia dopo 15 anni, hanno regalato al pubblico i successi immortali degli anni ’80, come “Karma Chameleon” e “Do You Really Want to Hurt Me”, accompagnati da una formazione di 11 elementi.
- Gabry Ponte, DJ e producer italiano di fama mondiale, ha fatto scatenare la piazza con i suoi brani celebri.
- La Premiata Forneria Marconi (PFM) ha riportato sul palco i brani storici eseguiti con Fabrizio De André, insieme a ospiti d’eccezione come Flavio Premoli e Michele Ascolese.
- L’Orchestraccia, con la sua rilettura contemporanea del folklore romano, e l’Orchestra Popolare della Notte della Taranta, ambasciatrice della pizzica salentina, hanno completato il ricco programma.
Il Palazzetto dello Sport: energia e nuove tendenze
Al Palazzetto dello Sport, il pubblico della Generazione Z si è riunito per il concerto di Tony Effe, rapper romano che ha organizzato l’evento in risposta alla sua esclusione dallo show del Circo Massimo. Con un biglietto dal costo simbolico di 10 euro, il “contro-concerto” ha registrato il tutto esaurito.
La serata è stata arricchita da DJ set, sorprese e ospiti ancora top secret. Tra i nomi ipotizzati, artisti che hanno espresso solidarietà a Tony Effe nei giorni precedenti, come Mahmood e Mara Sattei, noti per il loro impegno verso le nuove tendenze musicali e culturali.
Due eventi, due anime
Il Capodanno 2025 di Roma ha raccontato una città capace di celebrare la diversità generazionale, alternando la nostalgia dei grandi classici al Circo Massimo e l’energia innovativa delle nuove tendenze al Palazzetto dello Sport. Un esempio perfetto di come la musica possa unire, anche attraverso esperienze diverse, il pubblico romano.