Courtney Love ha detto che non lascerà mai che Brad Pitt interpreti Kurt Cobain

L’ex leader delle Hole ha rivelato che di aver dovuto rinunciare a un ruolo nel cult Fight Club per colpa dell’attore. Stando a quanto affermato dalla cantante, Pitt si era risentito del suo rifiuto a lasciargli interpretare l’ex marito in un’altra pellicola. Una scelta ancora oggi difesa da Courtney Love, che ha resistito anche di recente a una nuova proposta dello stesso divo

Fight Club era una pellicola in cui la musica rivestiva un ruolo fondamentale. Non solo il film diretto da David Fincher aveva una memorabile sequenza finale sulle note dei Pixies ma presentava al suo interno pure diversi attori con una carriera musicale parallela: da Meat Loaf al frontman dei 30 Seconds to Mars Jared Leto, tanti cantanti hanno avuto un ruolo più o meno importante in quel cult. Paradossalmente però, proprio il personaggio che già dal nome sembrava perfetto per essere interpretato da una rockstar, ha alla fine avuto il volto di un’attrice più o meno convenzionale. Helena Bonham Carter è con il segno di poi una perfetta Marla Singer, ma cosa sarebbe accaduto se quel ruolo fosse finito nelle mani di Courtney Love? A sentire l’ex leader delle Hole siamo andati davvero vicini a veder realizzare questo scenario, se non fosse stato per Brad Pitt e la sua sete di vendetta per un “no” ricevuto proprio dalla cantante.

TU MI TOGLI KURT, IO TI TOLGO MARLA

Ospite al podcast WTF With Marc Maron, l’artista ha raccontato che il suo rifiuto a un possibile film su Kurt Cobain con Pitt protagonista avrebbe scatenato l’ira di quest’ultimo. Courtney Love al tempo pensava che fosse troppo presto per una pellicola sull’ex marito e in più nutriva dei seri dubbi sull’aderenza dell’attore al ruolo. Perplessità che la cantante espose senza remore alla stessa star e al regista di quell’opera mai prodotta, Gus Van Sant. Il diniego della vedova Cobian bloccò quindi sul nascere un progetto cui Brad Pitt teneva molto, tanto da decidere di usare la sua influenza per ripagare Love con più o meno la stessa moneta. L’autrice di Celebrity Skin ha ricordato in proposito che durante quel periodo era tutto fatto per la sua partecipazione in Fight Club, un film dove avrebbe recitato l’ex marito di Angelina Jolie e il suo compagno al tempo Edward Norton. Sarebbe stato, secondo questa versione, proprio quest’ultimo a contattare una notte mortificato l’allora fidanzata: “Iniziò a singhiozzare e mi disse ‘Non posso farci niente’”, ricostruisce oggi Courtney Love spiegando che quella telefonata fu l’anticamera del licenziamento e del suo addio a Marla Singer. Il giorno dopo la cantante avrebbe infatti ricevuto una chiamata dal regista della pellicola, David Fincher, che le comunicava come lei non facesse più parte del cast. Una decisione che la donna incassò con difficoltà e molta delusione, anche perché (almeno da quello che racconta) era stata lei a far conoscere il libro omonimo che ha ispirato Fight Club proprio a Fincher. Ma quanto c’è di vero nella ricostruzione della rockstar? Per ora non sono arrivati commenti dei diretti interessati sulla sua versione dei fatti.

COURTNEY LOVE VS. BRAD PITT, COME È FINITO IL SECONDO ROUND

Quel che è certo è che Courtney Love non ha dimenticato Kurt Cobain e cerca ancora a modo suo di preservarne la memoria. Durante la stessa intervista ha per esempio confessato di stare lavorando a un nuovo brano intitolato proprio Justice for Kurt. Un pezzo dedicato a quell’uomo che, nel bene e nel male, ha marchiato per sempre la sua esistenza e di cui a lungo lei stessa ha fatto fatica a parlare. La faticosa elaborazione del lutto l’ha portata anche a rifiutare per molto tempo l’idea che la vita del frontman dei Nirvana venisse trasposta sullo schermo, a prescindere dalla querelle con Pitt. Oggi, con il tempo che ha lenito un po’ le ferite, Love si dimostra tuttavia molto più aperta a valutare un eventuale progetto cinematografico sull’ex coniuge ed è arrivata addirittura a parlare nel podcast di una possibilità che il film finalmente si realizzi, sotto l’egida della Warner Bros. L’unica condizione posta da Courtney Love sembra tuttavia rimanere in ogni caso la netta esclusione di Brad Pitt da un’eventuale nuovo titolo su Cobain. Questo nonostante l’attore di C’era una volta a Hollywood sia tornato anche in tempi recenti alla carica, provando a riprendere in mano il progetto originale nel 2020. In quel caso la cantante ricorda di aver detto al divo qualcosa come: “Se non mi capisci, non capisci Kurt, e non mi pare tu lo faccia, Brad”, una chiusura netta delle trattative che forse però non scoraggerà per sempre Pitt. D’altronde Love racconta che l’amico regista Cameron Crowe l’ha messa in guardia: “Mi ha detto che Brad Pitt è stato messo su questa terra per perseguitarmi per Kurt, una cosa che va avanti dal 1996”. Vedremo se questo personale “fight club” made in Hollywood avrà davvero nuove puntate in futuro. Ciò che è certo è che in tutta questa storia Gus Van Sant alla fine la sua opera sull’icona del grunge l’ha fatta: si chiama Last Days e poco importa che Cobain non venga esplicitamente citato. Il suo spirito c’è lo stesso e a dargli corpo in quel film è per ironia della sorte un altro Pitt, Michael. Quest’ultimo avrà avuto forse anche una carriera meno fortunata del blasonato collega ma almeno può godersi la soddisfazione di essere riuscito dove l’omonimo ha fallito. Mica poco.



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