Mara Venier racconta la rivoluzione di “Domenica In”: “Vorrei dare spazio alle donne”

«Tiè! Quattro anni fa ero una vecchia da rottamare e adesso eccomi di nuovo qui, ancora più vecchia, pronta a condurre Domenica In. Che goduria…». Mentre è alle prese con la moka, nella cucina di casa con vista spettacolare su tutta Roma, Mara Venier, 67 anni, è incontenibile: il 16 settembre tornerà a guidare per la decima volta il popolare contenitore domenicale di Rai1. Per lei, un’autentica rivincita.

Com’è andata?
«Dopo che 4-5 mesi fa il vecchio dg Mario Orfeo (ora sostituito da Fabrizio Salini, ndr) e il direttore di Rai1 mi avevano chiesto di tornare, e io avevo accettato, non era successo altro. Pensavo che fossero solo parole. Tant’è vero che avevo quasi detto sì a una bell’offerta di Discovery Channel».

Per fare cosa?
«Family Master Chef, un programma con famiglie normalissime che si sfidano ai fornelli con le ricette della loro tradizione personale. Le 4 puntate sarebbero andate in onda sul Nove, ma poi durante una riunione di lavoro – due mesi fa – mi hanno chiamato da Viale Mazzini: È pronto il contratto, quando firmi?».
 
E lei?
«Ci ho pensato una notte. E poi mi sono buttata. Voglio chiudere il cerchio. Sia chiaro: ogni direttore è giusto che faccia le sue scelte, però una come me, che alla Rai ha dato, e ricevuto, tantissimo, doveva essere trattata in maniera più elegante ed educata. Sono spariti, dopo avermi fatto sapere che ero vecchia. Quindi, faccio un anno della mia Domenica In e poi si vedrà».

Solo uno?
«Mi sono impegnata per una sola edizione. Poi vorrei tornare a fare cose diverse. Spero che Laura Carafoli, il superboss di Discovery, mi voglia ancora. Con lei e la sua squadra mi sono trovata benissimo. Tutti professionisti coi fiocchi».

L’ultima edizione di Domenica In, quella delle sorelle Cristina e Benedetta Parodi, l’ha mai vista?
«La prima puntata. Non tutta».

Ha cambiato canale?
«Sì. Meglio Barbara (D’Urso, la concorrenza, ndr)».

Con lei sarà veramente dura.
«Stravincerà. Il suo mix di risate e lacrime, trash e gusto sudamericano, è formidabile. E poi si è presa tantissimo pubblico di Rai1».

Per riportarlo a casa lei che farà?
«Il massimo, ma ci vorranno due-tre anni. Se riuscissi a guadagnare due punti rispetto all’anno scorso potrei ritenermi soddisfatta».

Quali sono le novità di Domenica In?
«La squadra degli autori è tutta diversa, tranne Marco Luci».

E poi?
«Ci sarà il recupero del tabellone con le lettere per rispondere, via telefono, a una domanda fatta in studio».

Ci sarà anche la bellona?
«Sì. Alessia Macari, 24 anni, la Ciociara vincitrice della prima edizione del GF Vip. Bella e simpatica. E poi ci sarà Gabriella Germani, imitatrice straordinaria, che condurrà Gli amici di Mara fingendo di essere Maria De Filippi. Sarà una specie di Corrida con cantanti strampalati da giudicare».

Dei suoi vecchi compagni di viaggio – Giucas Casella, Giampiero Galeazzi etc. – ci sarà qualcuno?
«Io li avrei presi tutti, li adoro, ma l’unico paletto che ho avuto dalla rete è questo: nessuno del passato. Giampiero, mi ha chiamata: Mara, faccio il tassista che va a prendere gli ospiti e te li porta in studio. Faccio Bisteccone 3131. Giucas mi ha proposto un oroscopo, Stefano Masciarelli si è detto pronto a fare il maestro di ballo… Mi dispiace. Spero di averli almeno per una domenica».

E Luca Giurato?
«Mi ha chiamato da Miami, adesso vive lì, per dirmi di essere felice per me. Anche Lilli Gruber si è fatta sentire».

È vero che Cristiano Malgioglio ha rifiutato la vostra offerta?
«No. Io l’avrei preso per una puntata, ma al direttore di Rai1 Teodoli non piace. Cristiano adesso dice così, ma negli ultimi mesi mi ha chiamato spesso per avere una rubrica, o altro».

Farà le interviste che fecero tanto arrabbiare l’Ordine dei giornalisti?
«Sì, certo. Le polemiche ci furono perché invitavo i politici, anche se le mie non avevano mai un taglio giornalistico».

Quelle della D’Urso le piacciono?
«Sì. Ha un rapporto familiare con i politici».

La sua lista dei desideri?
«Salvini, Di Maio, Berlusconi, Renzi».

E Martina, il segretario del Pd?
«Il grande pubblico non lo conosce. Renzi invece è una superstar, che adesso diventa un collega».

Che ne pensa?
«Ha mille vite. E il fatto che voglia raccontare Firenze mi sembra una buona idea».

L’ha mai votato?
«No, mai».

Alle ultime Politiche è andata?
«Mio marito era all’estero e quindi almeno io sì. Ma non le dirò per chi».

Com’era nel 1993, all’epoca della sua prima volta a Domenica In?
«Un’incosciente, come oggi. Ero timidissima e avevo paura a parlare in pubblico. La prima puntata, presa da un attacco di panico, non volevo entrare in studio. Mi diede una spinta Fabrizio Frizzi. Se lo ricorda anche Rita (Dalla Chiesa, ndr)».

Come sono stati questi quattro anni via dalla Rai?
«Belli e difficilissimi. Quando nel 2015 è morta mia mamma, dopo anni di Alzheimer, ho desiderato andarmene anch’io. Sono stata a lungo depressa, non riuscivo a reagire. L’ho presa malissimo».

Si è fatta aiutare?
«No. Ho fatto da sola. Per fortuna ho ripreso a lavorare a Tu si que vales grazie a Maria De Filippi che conosceva la mia situazione. Lei è una vera amica. Unica».

È vero che dietro le quinte, quando lavora, è tremenda?
«Sono seria. Sono molto insicura e quindi cerco di essere sempre preparata e informata su tutto. È il mio metodo, e se sbaglio so chiedere scusa».

Si dice in giro che ci siano già stati un po’ di problemi con i suoi autori: è vero?
«No. So che già circolano queste voci, ma va tutto bene».

È stata lei a far condurre L’Arena a Massimo Giletti?
«Sì. Nel 2004 Marco Luci penso di far condurre questo format a me, poi pensammo di farlo io e Massimo, e alla fine mi resi conto che avrebbe dovuto farlo lui da solo. Lui è un fuoriclasse. Adesso con Cairo sta benissimo, ma prima o poi tornerà in Rai anche lui».

Lo spot di spalle che passa su Rai1 a chi è venuto in mente?
«A me. L’ho fatto con il telefonino il 28 giugno in un ristorante di Milano, dove ho festeggiato l’anniversario di matrimonio con Nicola, che aveva appena subito un intervento chirurgico. Avevo un po’ bevuto e ci siamo divertiti a montarlo con la canzone di Vasco Sono ancora qua. Bello, no?».

A parte i giochi e lo svago, i temi che affronterà a Domenica In quali saranno?
«Vorrei dare spazio alle donne. Ho 67 anni e su certi temi non accetterò condizionamenti».

L’errore da evitare a tutti i costi?
«Mai cadere nel trash. Evitare a tutti i costi episodi come la lite Pappalardo-Zequila del 2006».

Su Instagram ha un milione e 200 mila follower: la seguiranno anche su Rai1?
«Lo spero, almeno una minima parte. Anche se sono abituati a una Mara esplosiva che sui social dice quello che vuole».

In che senso?
«Non ho la cameriera da tre mesi e, ovviamente, faccio le pulizie da sola. Ieri ho postato un video in cui spolveravo e e ballavo e c’è chi ha cominciato a insultarmi: non è vero, bugiarda, chissà quanta servitù hai… Li ho mandati a… vabbè, ha capito».

Prima dei 70 ha qualche altro progetto da realizzare?
«Nessuno. Lavoro come una pazza, a volte la notte non chiudo occhio, ma la verità è che sono tutte sciocchezze. Conta solo la salute. Il resto sono cazzate».

Andrea Scarpa, Ilmessaggero.it

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