Vi segnalo l’ottimo “Dizionario filosofico” di Diego Fusaro

(Tiziano Rapanà) Desidero segnalarvi un piccolo momento televisivo presente all’interno de Il caffè di Raiuno, programma del sabato mattina dell’ammiraglia Rai. Si tratta di Dizionario filosofico, un programmino di due minuti circa condotto dal filosofo (ultimamente molto presente nei salotti televisivi nazionali) Diego Fusaro, dove spiega una voce contenuta in questo particolare vocabolario audiovisivo. È uno spazio che ha debuttato lo scorso sabato e che dovrebbe durare per tutta la stagione. La prima puntata è stata ottima. In soldoni: si è trattata di una spiegazione agile e sintetica dell’accezione filosofica della parola “popolo”, che Fusaro ha divulgato con buona dialettica. Solitamente Fusaro non mi piace, perché propone nei suoi discorsi tv un significante assurdamente fuori dal tempo. Stavolta, però, l’ho apprezzato perché è riuscito a contenersi, muovendosi con una corretta sobrietà linguistica. Bisogna, comunque, sperare che questo dizionario non si butti via subito e che continui al meglio il suo percorso di divulgazione filosofica. Scrivo questo, perché l’idea di un dizionario filosofico è proba ma insidiosa, specie se presente nello spazio iper generalista de Il caffè. Credete che il mio sia un esagerato pessimismo? Forse. Ma, ad esempio, pensate alla teodicea di Leibniz: come si può racchiuderla nella forza sintetica tipica di un dizionario? O l’interdisciplinarietà, questa nuova branca della filosofia studiata dai filosofi Marcelo Dascal e Giovanni Scarafile, come si può riepilogarla e soprattutto farla comprendere nel giro di due minuti? Per non parlare poi del sommo Socrate, che in un dizionario filosofico non può mancare, come si può riassumere e spiegare efficacemente l’opera complessa di un uomo, già a quei tempi definito atopos, ossia inclassificabile?

P. S. Scrivete, qualora lo desideriate, a tizianodecoder2@gmail.com

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