Caso Fazio, Maggioni in difesa: «Il suo addio un disastro per la Rai»

Ci è voluta una nota della Rai in serata per appianare una questione che avrebbe potuto alimentare ulteriori polemiche sul caso del contratto di Fabio Fazio. «La presidente – spiega la Rai – non ha mai inteso prendere le distanze dalla scelta di sostenere la firma del contratto a Fabio Fazio e tantomeno dal conduttore stesso di cui ha ricordato il valore e la centralità nel sistema Rai. La frase riportata dalle agenzie: È la scelta migliore? Non credo si riferiva alla complessità del percorso negoziale».
A proposito del rinnovo del contratto allo showman, la stessa presidente in Commissione Vigilanza ha dichiarato: «Su Fazio questo Cda non avrebbe potuto caricarsi dell’onere di fare scelte che lo portassero ad andare alla concorrenza. Io – ha precisato a proposito del concreto rischio che il conduttore genovese potesse firmare un accordo con altri qualora non fosse andato a buon fine il contratto con la Rai – non ho visto il contratto che la concorrenza gli aveva offerto. In fondo chi è che ti fa vedere una cosa del genere? Non ho dubbi, comunque sul fatto che quel contratto esistesse e che fosse già nel punto di caduta. C’è un’azienda con 13mila dipendenti – scandisce infine la presidente – e uno scossone in termini di ascolti (generato dal caso in cui la Rai avesse perso Fazio, ndr) avrebbe potuto tradursi in problemi seri e sistemici. E noi non ce la siamo sentiti di affrontarli. È stata la scelta migliore? No – ammette – ma avere un mirino per piccioni addosso non è la condizione migliore per lavorare».
Intanto l’ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza Rai ha deciso di mettere a punto un atto di indirizzo sul conflitto di interesse degli agenti in Rai. Relatore di maggioranza sarà Michele Anzaldi (Pd). È stato inoltre deciso che il dg Mario Orfeo sarà ascoltato dalla bicamerale nel corso della prossima settimana

Il Mattino

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