Per la direttrice di Rai Fiction Eleonora Andreatta, La mossa del cavallo non ha vinto solo la partita di una serata televisiva: gli spettatori “hanno confermato un patto di fiducia e di affetto che li lega a un maestro del racconto come Andrea Camilleri, capace di dipanare le sue trame nella contemporaneità di Montalbano come nelle pieghe secolari della storia siciliana”. “E’ un’altra prova in un percorso di maturazione della fiction italiana, in cui si dimostra che il racconto storico può essere carico di modernità. E’ il successo di un racconto che riesce ad essere popolare e a toccare tutte le fasce e tutti gli ambiti territoriali”. “Questa fiction costituisce dunque un altro, felice passo, sulla strada che, insieme a Palomar, lega la Rai e il pubblico nel nome di un autore-Paese e che, in questo caso, vede premiata una scelta di genere che, con la regia di Gianluca Tavarelli, si muove nel territorio del western con coloriture grottesche e iperrealiste, e conferma in Michele Riondino un attore di razza. Grazie Andrea Camilleri”, conclude.
Camilleri si era detto “preoccupato” per la trasposizione in fiction della Mossa del cavallo. “Nasce dal fatto – aveva detto nel corso della presentazione del film tv storico – che Montalbano abbia raggiunto livelli altissimi di consenso”. E ancora: “Io penso a quegli spettatori che hanno visto tutte le repliche, gente che vorrei conoscere di persona per chiedere loro ‘ma scusate cosa ci provate'”. Poi si era chiesto: “Uno spettatore ormai pieno di bacilli montalbaniani si siede e si trova di fronte a un altro mondo: La mossa del cavallo è un’altra storia, è un romanzo duro”.
Camilleri con i suoi romanzi e con le loro traduzioni televisive è diventato un autore-Paese, sinonimo di un racconto popolare che scava nella realtà e entra in sintonia con lo smarrimento e il bisogno di certezze dello spettatore.
Forse, la perfetta sintesi tra letteratura popolare (che non rinuncia alla densità degli strati e delle letture) e televisione. Carlo Degli Esposti fa notare che quando Camilleri è apparso sullo schermo ieri sera per introdurre La mossa del cavallo, “lo share sulla rete era al 20% ed è balzato al 30% in 7 minuti”. Questo risultato, pertanto, fa ipotizzare un possibile nuovo filone produttivo a livello televisivo legato ai racconti storici di Andrea Camilleri? “Non a caso – fa notare il produttore – il sottotitolo scelto è ‘C’era una volta Vigata’, a sottolineare l’intento di fare una collana di film tv dei romanzi storici di Camilleri. E lui è d’accordo”. E Montalbano quando torna? “A maggio – annuncia il produttore – iniziamo le riprese dei due nuovi film con Zingaretti. Mentre dal 6 marzo il mondo di Camilleri tornerà in tv con le repliche degli episodi del commissario”.
Nicoletta Tamberlich, ANSA