La nuova Paola Perego tra il dolore, la pace con la Rai e la paura di tornare

“Non sono più uscita di casa per molto tempo perché era come se mi accusassero di una cosa gravissima che non mi appartiene. E cioè di essere contro le donne. L’ho dovuto spiegare anche ai miei genitori, ai miei figli. Mi vergognavo a uscire. È stata la prima volta nella mia vita. Dormivo poco, ho perso peso. È stata davvero una violenza”. Si fa fatica a sovrapporre queste parole all’immagine pubblica di Paola Perego, conduttrice tv che al successo delle sue trasmissioni ha sempre saputo abbinare sicurezza in se stessa e piglio energico. Ma “quella” Paola al momento non c’è più. Dopo la famosa puntata del 18 marzo scorso, quella del servizio di “Parliamone sabato” sulle mogli dell’Est, in un colpo solo è stata privata del suo programma e, quindi, del suo lavoro, e condannata da una sorta di tribunale del popolo, che tra media e social, ha emesso contro di lei sentenze spietate e senza appello. Roba che non può non lasciare dei segni. E infatti le cicatrici nell’animo di Paola ci sono tutte. Perché non si tratta semplicemente di un programma sospeso e di un altro che, presto o tardi, arriverà. Qui si tratta della propria dignità di persona, prima ancora che di professionista. Qui si tratta della propria onorabilità, di ciò che ognuno di noi ha di più caro.

Le parole dopo mesi di silenzio

Ora a sei mesi di distanza, la nuova Paola Perego ha deciso di riaffacciarsi in radio. In tv, no. Forse non è ancora pronta. E in ogni caso le quattro puntate di “Super Brain” sono attese in Rai per gennaio 2018. È dolorante, perché ciò che è successo brucia ancora e fa male. Così, ai microfoni di Radio 24 e di Maria Latella la nuova Paola, più circospetta, più diffidente, anche più amara, ma di certo più consapevole di chi siano davvero le persone amiche, ha deciso di raccontarsi con sincerità. “Sono stata molto male; la verità è che penso di non esserne ancora uscita completamente perché quando ne parlo mi rendo conto che sto male. Però da quest’esperienza ho capito che mi preoccupava l’opinione degli altri, cosa che non avevo mai pensato prima”. E ancora: “Di quei giorni ricordo il dolore, la frustrazione, il senso di impotenza. Per la prima volta nella mia vita ho avuto la paura del giudizio; da qui l’isolamento e la paura che davvero le persone pensassero che io fossi contro le donne quando io, invece, in tutta la mia carriera e anche nella mia vita ho sempre portato avanti la battaglia in difesa delle donne perché ci credo fortemente. Da sempre”.

Ho pagato solo io

Naturalmente Paola Perego fa anche autocritica e ammette: “Tra le tante critiche arrivate ce ne sono state di corrette: quelle che dicevano che era una brutta pagina di Tv.  È vero, non era una bella pagina, non è che ne vado fiera. Ma se ne vedono tante, se ne fanno tante. A volte hai poche possibilità per muoverti in altre direzioni. Nel nostro caso, ad esempio, avevamo budget zero e uno spazio di 20 minuti da riempire perché ci era saltato un ospite. Il fatto è che ho pagato solo io. Non è una sensazione l’essermi sentita l’unico capro espiatorio, è la realtà. Io ho pagato. Il capostruttura no; credo sia stato spostato su altri programmi. E con me hanno pagato le persone più deboli: tutti quei ragazzi che mi avevano seguito perché avevano già lavorato con me ed avevamo formato una buona  squadra. Loro non c’entrano niente: se la colpevole ero io, loro avrebbero dovuto essere reinseriti in altri programmi fino alla fine della stagione”.

Nella lunga intervista, Paola Perego chiarisce anche quali siano oggi i suoi rapporti con la Rai: “L’atto di citazione nei confronti della Rai presentato da mio marito Lucio Presta è stato ritirato perché con la nuova dirigenza ci sono ottimi rapporti ed è stato trovato un accordo”. La nuova dirigenza cui fa riferimento la Perego fa capo al direttore generale Mario Orfeo e al direttore delle risorse umane Luciano Flussi. Con loro è stato trovato un accordo. Ora il suo ritorno in video è questione di pochi mesi. Ma la conduttrice al momento non ne gioisce: “Affronto questo ritorno senza spirito. Sono terrorizzata all’idea di tornare in uno studio Tv. Se penso alla prima puntata di questa nuova avventura mi prende un’ansia terrificante e non so perché. Sono ancora spaventata, sto elaborando. Prima pensavo che il mio fosse un lavoro meraviglioso. Mi sentivo fortunata, mi divertivo. Ora, dopo questa ondata di odio e cattiveria, ho veramente paura”.

È stato un modo per colpire mio marito

Inevitabile, infine, ricercare un motivo a tutto questo. La Perego ha le idee chiare in proposito: “È stato un modo indiretto per colpire mio marito Lucio Presta. È sempre successo. Già in passato mi era stato chiuso un programma e mi avevano proprio detto che era per colpire lui perché gli era stato detto “ti colpiremo sul tuo anello più debole”. Sono anni, da quando sto con lui, che mi danno della raccomandata, ma chi se ne importa. Semmai ciò che mi dà fastidio è che mi prendono per una persona estremamente stupida: perché evidentemente non mi so far raccomandare. Se lo fossi stata davvero raccomandata, avrei condotto alcuni dei più grandi e importanti programmi Tv prodotti da Lucio. Non mi avrebbero cacciata. Quindi, o sono stupida e mi faccio raccomandare male, o forse non è vero che mio marito comanda in Rai”.

In questi mesi di silenzio, Paola Perego però non ha rinunciato a raccontarsi sui social. Eccola mentre si allena in bicicletta, eccola mentre saluta l’ennesimo tramonto infuocato, eccola a cena con gli amici, eccola in viaggio con l’adorato cane. Ed eccola in una foto molto bella, con il profilo illuminato dalla luce del sole. “Voglio il sole dentro di me per ritrovarti ancora tra le mie braccia”: le parole sono di una canzone di Pino Daniele. Ma stavolta Paola se le è tatuate sul cuore.

Cinzia Marongiu, spettacoli.tiscali.it

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