CLASS PUBBLICITÀ, GRANDI STAZIONI E VIDION: NASCE GO TV ED ENTRA IN FCP

Sajeva-AngeloClass Pubblicità con Grandi Stazioni e Vidion dà vita a GO TV, nuova categoria dedicata all’out of home tv all’interno di Fcp-Federazione concessionarie pubblicità. Alla sua presidenza è stato eletto Angelo Sajeva, consigliere per le strategie e lo sviluppo di Class Editori (che partecipa al capitale di questo giornale) nonché presidente di Class Pubblicità. «Il mezzo è più forte di quanto attualmente percepito dal mercato degli investitori e dei centri media», ha dichiarato Sajeva. «Per questo vogliamo fare sistema, per accrescerne la conoscenza e rafforzarne il posizionamento. Desideriamo inoltre realizzare ricerche insieme. È infatti necessario fornire al mercato gli strumenti affinché la GO TV sia correttamente valorizzata per i contributi che può dare e che oggi sono già riconosciuti da oltre 400 clienti. L’obiettivo è essere presenti a pieno titolo e con maggiore convinzione nel moderno planning della video strategy». Contributi che si concretizzano nel riuscire a raggiungere i target attivi e light tv viewers (oltre 9 milioni di contatti netti settimanali), ossia quelli con un profilo elitario con elevate dotazioni reddituali e culturali ma spesso difficili da cogliere. Con 8.300 schermi presenti in 1.352 differenti location, tra cui i luoghi di attesa come le banchine della metropolitana e le sale degli aeroporti, i media di GO TV riescono invece a raggiungere questo pubblico grazie a un palinsesto d’informazione premium e di intrattenimento-servizio con relativa impaginazione pubblicitaria, che prevede diversi formati e tipologie dai classici 30” agli spot contestualizzati, dai brevi formati alla sponsorizzazione di rubriche. Risultato: il rafforzamento per le aziende della loro pianificazione pubblicitaria, peraltro con focus sul daytime (quando i target attivi e light TV viewers sono solitamente più sfuggenti). Non solo, sui media di GO TV ogni inserzione viene contestualizzata all’interno del palinsesto informativo e d’intrattenimento-servizio (le news corrispondono al 50% della programmazione complessiva on air). Dal punto di vista delle aziende inserzioniste, la televisione fuori casa è particolarmente apprezzata per i contributi che riesce a dare alle campagne con forti obiettivi di «call to action», data la prossimità coi punti vendita in cui sono distribuiti prodotti e servizi oggetto di comunicazione. A livello geografico poi, coprendo tutto il territorio nazionale, viene coinvolta ogni principale infrastruttura dedicata al trasporto e al movimento della popolazione. Un presidio particolare è concentrato nei grandi centri urbani e metropolitani (a partire da Milano e Roma), aree in cui per molti brand i consumi sono concentrati e superiori alla media nazionale. Comunque, chi vuole investire chiede risultati al rialzo e misurabili, entrambe caratteristiche dell’out of home tv che si appoggia, pur nelle diverse metodologie scelte dagli editori, sull’uso di software di pianificazione (Kubik) per la valutazione dei contributi nei piani media, confermando che le audience tv dei consumatori in movimento fuori casa sono numericamente rilevanti e in continua crescita.

ItaliaOggi

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