«SARÒ SEMPRE CON GLI OPPRESSI»: INSINNA IN TV E QUEL DISCORSO CHE FA RIFLETTERE

L’impegno nel sociale che dura da una vita, le citazioni di don Milani e di Berlinguer; le parole toccanti su occupazione, razzismo e solidarietà. Il Flavio Insinna che non ti aspetti ha conquistato tutti, dagli ospiti in studio al pubblico di ‘Carta Bianca‘, la trasmissione della Berlinguer su RaiTre.
«Come diceva don Milani, ‘se voi dividete il mondo in italiani e stranieri, io lo divido in oppressi e oppressori, e sarò sempre al fianco degli oppressi’» – spiega il popolare conduttore televisivo, ospite in studio con Debora Serracchiani e Maurizio Landini – «Ho imparato la solidarietà alle elementari, con suor Virginia, da allora do fastidio alla Comunità di Sant’Egidio e a Emergency. I nuovi poveri non sono solo i migranti, sono anche tanti italiani separati che vivono due solitudini, dormendo in macchina e cercando lavoretti saltuari a Roma e la moglie con i figli in altre città».
Inevitabile affrontare il tema dell’accoglienza: «Mi piacerebbe che questo paese ritrovasse la necessità di aiutarsi, come sente il bisogno di respirare e di bere. L’Italia è un paese meraviglioso ma è malato di solitudine e indifferenza, l’unica cura è l’amicizia. La vera emergenza non è pensare da dove arrivano o quanti sono i migranti, la vera emergenza è la guerra. Un siriano vorrebbe tornare a casa sua, ma non può. Noi italiani abbiamo esportato la criminalità organizzata in tutto il mondo e ora respingiamo mamme coi bambini dicendo ‘Mandateli via’».
«A me non spaventa l’Europa a due velocità, mi spaventa la doppia velocità della nostra morale» – continua poi Insinna – «Sono italiano, provo un grandissimo senso di appartenenza, ma mentre per noi vogliamo tutto e subito, quando abbiamo colpe facciamo finta di niente. Se è per gli altri, l’altra velocità è quella del ‘chissenefrega’. Per noi vogliamo tutto, per gli altri no. Non voglio vivere in questo paese, voglio vivere in un paese gentile che aspetta chi arriva tardi». Per concludere, il conduttore ha citato anche Enrico Berlinguer: «Guardi, Bianca, io so che lei si imbarazza se cito suo padre, ma lui diceva che ci si salva e si va avanti solo se tutti insieme. Da soli sarà una disgrazia».

il Mattino

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