PEREGO, MAURIZIO COSTANZO: “C’È ALTRO DIETRO LO STOP”

Costanzo commenta la chiusura di Parliamone Sabato: “L’atmosfera mi è piaciuta poco, non soffro di dietrologia ma…”

La chiusura di “Parliamone Sabato” ha creato non poche polemiche in tv. L’addio al programma e la reazione dura della Rai hanno scatenato i commenti degli addetti ai lavori.
Maurizio Costanzo la tv la conosce benissimo e così al Giorno spiega la sua posizione su questa vicenda. Costanzo fa la sua analisi partendo dal programma: “Parliamone sabato l’avevo visto e non mi aveva impressionato. Infatti sono rimasto molto colpito quando in serata dalle agenzie ho saputo di una serie di deputate che protestavano, e mi sono stupito ancora di più quando ho letto della cancellazione del programma”. Poi fa un paragone col passato: “La memoria non può non correre a Canzonissima, quando Dario Fo e Franca Rame vennero censurati perché avevano intonato una canzone sovversiva. Mi chiedo perciò se non c’era modo di discutere della trasmissione in qualche modo…”. Poi Costanzo parla della Perego: “Molti oggi si chiedono perché la Perego debba pagare questo conto in prima persona. L’atmosfera mi è piaciuta poco, io non sono abituato a discutere certe decisioni, certo si è trattato di una mossa un po’ forte”. A questo punto Costanzo lascia intendere che i motivi della chiususra del programma possano essere altri: “Io non soffro di dietrologia, ma sinceramente continuo a chiedermi se c’ è altro dietro questa censura immediata e forte. Lo dico perché il gesto è stato così poco italiano. Da noi di solito si dice: ‘vediamo, pensiamo, facciamo…’, magari si minaccia: ‘Se lo fai un’ altra volta…'”.

Il Giornale

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