Retroscena sull’acquisizione di 21st Century Fox. Prima della Disney, si era fatta avanti (con scarso successo) Comcast

La 21st Century Fox, ceduta a Disney lo scorso dicembre per 52 miliardi di dollari (circa 42,1 miliardi di euro), ha rifiutato un’offerta più alta, avanzata in precedenza da Comcast. Il no era dovuto al timore di uno stop da parte delle autorità di controllo Usa. È quanto è trapelato da una comunicazione ufficiale di Fox e Disney secondo la quale l’offerta Comcast «portava con sé maggiori rischi» mentre quella Disney «aveva più probabilità di essere conclusa». La decisione è inoltre stata presa alla vigilia della sfida lanciata dal dipartimento alla giustizia Usa alla fusione tra Time Warner e AT&T. Comcast si è anche rifiutata di pagare una compensazione in caso di stop alla fusione, mentre Disney si è detta pronta a pagare 2,5 miliardi di dollari (circa 2 miliardi di euro). Comcast aveva offerto 34,40 dollari ad azione (pari a 27,8 euro), contro i 29 dollari (23,5 euro) di Disney. Lo scorso 14 dicembre Disney ha annunciato l’acquisizione di diversi asset di Fox. L’operazione è ancora al vaglio della autorità di controllo, la cui valutazione verrà conclusa non prima del 2019.

ItaliaOggi

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