La Liga rinvia l’asta sui diritti tv internazionali: pesa la crisi in Catalogna

L’avvio dell’asta per l’assegnazione dei diritti tv internazionali del campionato di calcio spagnolo è stato rinviato di due settimane per i timori legati a una possibile esclusione del club Barcellona come conseguenza della crisi catalana.

Lo ha annunciato il presidente della Liga, Javier Tebas, al termine del World Football Summit, tenutosi ieri e l’altro ieri a Madrid.

«Abbiamo constatato, alla luce di tutto quello che si dice sui media internazionali, che questo non è il momento migliore per fare un’asta. Abbiamo deciso un rinvio di due settimane», ha affermato Tebas.

«Non stiamo vendendo solo in Spagna o in Europa, ma anche in India, a Singapore, in Turchia e in altri Paesi, così abbiamo preferito rinviare di qualche settimana. La situazione potrebbe essere migliore tra qualche tempo, visto che ora non è un buon momento».

Da quando ha preso la guida della Liga, Tabas ha contribuito a portare il valore dei diritti tv del campionato spagnolo a 2,65 miliardi di euro, ma è consapevole che un’ipotetica uscita del Barcellona dal torneo potrebbe avere un impatto devastante in termini di visibilità e di valorizzazione dei diritti.

«La Liga perderebbe circa il 20% dei suoi ricavi se Real Madrid o Barcelona dovessero lasciare il campionato», ha spiegato Tebas. «Stiamo parlando di un problema (la crisi in Catalogna seguita alla dichiarazione di indipendenza) che potrebbe avere un impatto pesantissimo sul nostro business, anche se non credo che ci sarà mai una secessione».

Calcio e Finanza

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