Disney cambia struttura e punta sul video in streaming

Si comincia con la piattaforma Espn dedicata allo sport, cui seguirà, nel 2019, quella dedicato ai film, per ora ancora senza nome

Tenendo conto del settore media in rapida trasformazione e per puntare sulle priorità di crescita future che passano dallo streaming di video, Walt Disney ha annunciato una riorganizzazione strategica immediata. Sarà visibile a bilancio dall’inizio dell’anno fiscale 2019 (il primo trimestre dell’esercizio 2018 è stato chiuso il 30 dicembre 2017 e i risultati sono stati annunciati il 6 febbraio scorso).
Le attività del colosso dell’intrattenimento – impegnato ad acquistare asset di 21st Century Fox per 52,4 miliardi di dollari – verranno divise in quattro segmenti, tante quante le divisioni attuali: quelle dello studio cinematografico e delle rete tv restano tali; le divisioni preesistenti dei parchi a tema e dei prodotti al consumo vengono invece unite sotto un unico tetto chiamato «Parks, Experiences and Consumer Products»; ad esse si aggiunge il neonato segmento chiamato «Direct-to-Consumer and International», dentro cui finiranno le attività media internazionali del gruppo, la quota nel servizio di video in streaming Hulu e i servizi in streaming che verranno lanciati (si comincia con quello sportivo Espn a cui seguirà, nel 2019, quello dedicato ai film a cui ancora non è stato dato un nome). Il Ceo Robert Iger ha spiegato in una nota che «stiamo strategicamente posizionando le nostre attività per il futuro, creando una struttura globale e più efficace per servire i nostri clienti nel mondo, per aumentare la crescita e per massimizzare il valore per i soci». Walt Disney – destinata a prendere il controllo anche di Sky, l’operatore britannico di cui 21st Century Fox vorrebbe prima prendere il controllo totale sempre che Comcast non formalizzi la sua offerta rivale – ha nominato il suo attuale direttore per la strategia Kevin Mayer come responsabile del nuovo segmento. Il titolo Disney sale dello 0,26% a 104 dollari al Nyse. Da inizio anno ha perso il 3% e negli ultimi 12 mesi ha ceduto il 7%.

LaStampa

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