Carey: “La F.1 deve bilanciare TV gratuita e a pagamento”

Il grande capo della Formula 1, Chase Carey, ha ammesso che una delle sfide maggiori per il futuro sono i piani legati al modo in cui saranno trasmesse le gare in futuro.

Carey riconosce che generare reddito dai tifosi disposti a pagare per avere un servizio premium, pur mantenendo felici gli sponsor, che vorrebbero un pubblico pià ampio possibile, non sarà facile.

La Formula 1 pianifica di avere un’offerta premium o un servizio digitale OTT, che promette di essere molto redditizio.

“In termini di televisione, crediamo che ci possano essere almeno tre o quatro potenziali arene in cui impegnarci” ha detto Carey.

“Quella tradizionale gratuita, quella a pagamento, quella digitale e poi la nostra, che probabilmente sarà più diretta. Il problema è che in una certa misure gli obiettivi possono essere in conflitto tra loro”.

“Probabilmente il pacchetto diventa più costoso aumentando la qualità, ma si riduce anche il bacino d’utenza”.

“Per noi l’obiettivo è quello di sfruttare la crescita nel lungo termine, non trovare un bilanciamento a breve termine. Quindi penso che dovremmo cercare di bilanciare il rapporto tra il valore economico diretto ed il bacino d’utenza”.

“Chiaramente questo ha impatto anche sugli altri partner, perché per esempio per gli sponsor è molto importante che siano coinvolti più spettatori possibile”.

“Quindi, come dicevo, dobbiamo trovare il giusto bilanciamento tra queste due componenti se vogliamo ottenere una crescita a lungo termine”.

La transizione digitale non sarà immediata

Carey è convinto che il digitale sia il futuro, anche se non sarà una transizione veloce: “Ci dirigiamo sempre di più verso varie forme di piattaforme digitali”.

“Non penso che accadrà velocemente come credono in molti, perché alcune abitudini sono difficili da sradicare. Ci vorrà un po’ di tempo”.

“Non c’è dubbio però che i contenuti verranno offerti nelle maniere più differenti ai consumatori e questo penso che possa giovare ad entrambe le parti”.

Adam Cooper, tradotto da Matteo Nugnes, Motorsport.com

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