RTL 102,5, RACCOLTA PER 54 MLN

Radio Zeta l’Italiana a quota 2 mln e punta al raddoppio

virgilio-suraciLa raccolta pubblicitaria di Rtl 102,5 si chiude a quota 54 milioni di euro nel 2016, con un leggero arretramento rispetto all’anno precedente, ma «una enorme soddisfazione per come sono andate le cose», spiega Virgilio Suraci, amministratore delegato della concessionaria Openspace del gruppo Rtl 102,5, «anche perché in aprile avevamo preventivato di concludere l’anno a quota 50 milioni, con un deciso calo che invece non c’è stato. sostanzialmente in linea con l’anno scorso».
Radio Zeta l’Italiana, invece, nel suo primo anno di vita, arriva a una raccolta di 2 milioni di euro, «e puntiamo al raddoppio nel 2017», prosegue Suraci.
Quanto a Radiofreccia, partita lo scorso 28 ottobre, «è ancora troppo presto. Aspettiamo che il prodotto sia aprezzato (la nuova radio è trasmessa a livello nazionale su oltre 200 frequenze in Fm, di cui 136 rilevate di recente acquisendole da Radio Padania, con l’ok del ministero dello sviluppo economico arrivato proprio negli scorsi giorni, ndr), e al momento non stiamo ancora vendendo la pubblicità». Ora, peraltro, parte la campagna da 2 milioni di euro (agenzia Dlv Bbdo) per presentare Radiofreccia, il logo, il claim Libera come noi, con una pianificazione su La7, Gazzetta dello Sport, Corriere della Sera, Corriere dello Sport, affissioni in tutte le città italiane e anche stampa periodica.
Il gruppo Rtl 102,5, comunque, con le sue tre emittenti, acquisisce dimensioni e posizionamento che potranno ben competere con gli altri due grandi gruppi radiofonici: Mediaset (R101, 105, Virgin radio controllate direttamente, e poi Rmc, Kiss Kiss, Subasio e Radio Norba in concessione) e Manzoni-Espresso (Deejay, m2o e Capital edite direttamente, e Radio Italia in concessione): «Assolutamente sì. Ho appena detto alla convention di Openspace che il mercato della radio è molto cambiato, e nel 2017 si affronteranno sostanzialmente tre grandi gruppi. Perciò», prosegue Virgilio Suraci, «anche noi dobbiamo cambiare, ed essere molto preparati nel conoscere i nostri prodotti: Rtl 102,5 come prodotto premium, Radio Zeta con la sua italianità, e Radiofreccia come radio surreale, particolare, una vera novità».
Quanto al mercato pubblicitario radiofonico in generale, «con l’ingresso massiccio di Mediaset è diventato di certo molto aggressivo. Loro, però, hanno un approccio diverso, fanno vendite a pacchetto. Noi invece usiamo altre leve, non svendiamo, e puntiamo molto sull’open spot, prodotto apprezzato dai clienti e che consente a un investitore di pianificare la sua campagna al minuto 58 di ogni ora in contemporanea sulle nostre radio, sulla tv, e su tutte le altre piattaforme, dal web alle app (un open spot viene venduto a partire da 1.900 euro di listino, ndr)».
Mentre per Rtl 102,5 e Radio Zeta valgono i consueti limiti di affollamento del 20% orario, per Radiofreccia (che usa la concessione ex Radio Padania) valgono le regole delle radio comunitarie (è infatti ufficialmente edita dall’Associazione culturale radiofonica comunitaria presieduta da Lorenzo Suraci), e quindi l’affollamento pubblicitario non può superare il 10%, ovvero i 6 minuti per ora: «Questo potrebbe consentirci di vendere bene gli spazi, con un affollamento ridotto e una comunicazione pregiata. Comunque», aggiunge Virgilio Suraci, «per ora lasciamo crescere la nuova emittente. Andremo a venderla solo quando arriveranno i primi numeri di audience, a cura del Tavolo editori radio, e quindi presumibilmente nel giugno-luglio del 2017».
A fine 2017 Kiss Kiss dovrà abbandonare Mediamond e quindi il mondo Mediaset per questioni di limiti antitrust. Possibilità che finisca nell’orbita di Openspace? «Assolutamente no», risponde Virgilio Suraci, «abbiamo già mollato Kiss Kiss anni fa, e ci siamo dati una regola ferrea: noi vendiamo solo mezzi di proprietà del gruppo Rtl 102,5».

di Claudio Plazzotta, Italia Oggi

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