Emma, il ritorno: “Ho smesso di temere errori e fallimenti”

Ha parlato in tv delle vendite insoddisfacenti del suo album, sorprendendo e guadagnando in popolarità. Emma parla in anteprima del suo prossimo tour nei palasport

I talent show stanno apparentemente conoscendo un loro autunno, ma fra gli eroi della stagione d’oro che hanno tenuto botta, Emma Marrone si è ritagliata uno spazio in prima fila non solo come performer. Il suo talento è ancora da scrivere, di certo piace anche per la grinta che può evocare una Nannini più femminile e più rassicurante, con quelle canzoni d’amore che s’infilano come grezze collane colorate. Un bel caratterino, lei. Molto orgogliosa e sicura di sé, assertiva, professante libertà. È diventata un personaggio. I siti di gossip la vanno a cercare in vacanza, a Marettimo dov’è appena stata con l’amica Paola Turci. Sono felice del disco “Essere qui”: non è andato al platino ma mi ha portato tante sorprese… vedrete Pose plastiche sulla barca e via: «Mi sono dedicata alla scoperta dell’Italia, a Marettimo sembra di tornare agli Anni 50. Ti salutano per strada, puoi camminare scalza, e i fondali sono meravigliosi». Su Emma-personaggio, la prende bassa: «Io mi reputo un’artista, ma se per ovvi motivi mi eleggono come personaggio, non è che io ne abbia la predisposizione. Sarà per la personalità spiccata, non amo etichette e paletti. Mi piace quel che la vita comporta: e cambiare fa bene». Per esempio, in aprile ha piazzato un assist ad Amici, confessando – per consolare un concorrente – che il suo ultimo album, Essere qui aveva venduto meno copie di quelle che la casa discografica si aspettava. Per dire come va il mondo, l’album è molto meglio di tutto ciò che ha fatto Emma finora nel pop, ma il clamore sulla sua confessione è stato rimarchevole.Ci sono star più acclarate e qualificate di lei che vanno in panico se una cosa del genere accade, mentre la schiettezza della bionda salentina ha finito per guadagnarle ulteriori e forse inattese simpatie. Lei la butta sul filosofico: «Come diceva ’A livella di Totò, che tu sia magistrato o pescivendolo finiremo tutti nello stesso posto. Faccio il lavoro più bello del mondo, è un privilegio essere se stessi e non un prodotto da discount La vita può essere breve, e io ho smesso di bloccarmi per avere paura. Sono una donna libera, posso fare quello che mi pare. Vivo la mia vita. A quel ragazzo di Amici che si era messo a piangere, ho detto che doveva esser felice di quel che aveva fatto fin qui, come sono felice io di questo disco: dove ho messo tutta la mia arte e non è andato al platino. Ma tra l’altro mi ha portato tante di quelle sorprese… Presto verranno fuori». Un colpo pubblicitario non male. «Un platino mancato non può incrinare un lavoro duro, fatto con sforzo, sempre alla ricerca della verità. Qualcuno apprezza chi dice la verità, io non l’ho mai nascosta e ho sempre affrontato tutto. Faccio il lavoro più bello del mondo, essere se stessi e non un prodotto da discount è un privilegio». Tra l’altro la sfida continua, su Essere qui. Lunedì iniziano le prevendite della seconda parte del tour dedicato all’album, che partirà il 15 febbraio da Bari. Emma é quasi in procinto di entrare in studio a provinare pezzi dell’album inediti dal vivo: «Perché non è giusto che chi è già venuto ad ascoltarmi nella prima tranche trovi lo stesso concerto, voglio dare qualcosa di nuovo». Una nerd, come si definisce. Torneranno con lei sul palco due elementi dei Jamiroquai, il bassista Paul Turner e il batterista Derrick McKenzie, dei quali è orgogliosa assai, perché confessa di aver comprato i dischi della band da quando aveva 12 anni: «Sono stati contenti, si sono trovati benissimo, erano stupefatti del lavoro fatto sul palco». Non amo le etichette e i paletti. Mi piace quel che la vita comporta: e cambiare fa bene Si sa che noi italiani ci sentiamo sempre sotto esame e bisognosi di conferme: quelle dei due blasonati le hanno regalato una botta di adrenalina che si ripeterà. E dunque non è così vero quel «Je m’en fous» che l’intrepida Emma si è tatuata sul braccio… «È stato fatto in un periodo particolare – glissa -. Non è così vero che me ne fotto (traduzione letterale, ndr). Leggo i commenti dei fan, però non mi faccio intrappolare in meccanismi obbligatori. Ascolto anche la cassiera, ma non cambio la mia personalità». La critica? «Leggo quel che scrivono, posso essere contrariata ma lo accetto come punto di vista». L’ultima impresa, è stata una partecipazione vocale al video di Rovazzi appena uscito, Faccio quello che voglio: «Nel video, Rovazzi ruba la voce ai cantanti che stima e ha chiesto anche a me. Lo stimo anch’io, è intraprendente ed educato, mi piaceva il suo progetto. Non ho neanche chiesto chi fossero gli altri».

Marinella Venegoni, lastampa.it

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