LA7D, ASCOLTI SU DEL 25%

Funziona il mix di palinsesto con repliche di qualità e buoni film. Cairo studia due nuovi canali targati La7

Urbano Cairo La7Non ne parlano in molti, non ci sono proclami, eventi, conferenze stampa, né tantomeno comunicati stampa. E tuttavia La7d esiste. E con un palinsesto oculato fatto soprattutto di repliche (di qualità, ma pur sempre repliche) ha ascolti in crescita del 25% e nei primi 12 giorni di maggio ha una media vicina allo 0,7% di share in prima serata e dello 0,62% sulle 24 ore.
Insomma, molto vicino a canale Nove di Discovery, che in prime time viaggia su medie dello 0,8% ormai da gennaio (0,76% in aprile), e che, a dirla tutta, era partito con ben altre ambizioni vista la posizione privilegiata nella numerazione lcn: il 9, contro il 29 di La7d.
Come è stato possibile tutto ciò? Beh, la direzione di Fabrizio Salini, dal novembre 2015 ai vertici del network La7 di Urbano Cairo, ha saputo dosare sapientemente i contenuti della rete, orientata a un pubblico femminile: tanta cucina, dalle repliche de I menù di Benedetta (che su La7 avevano invece floppato) a Cuochi e fiamme, passando per Ti ci porto io In cucina con Vissani o la replica del nuovo preserale di La7 A cena da me (parte il 23 maggio), e poi le vecchie puntate di Sex and the city, di Grey’s anatomy (infilata di episodi al martedì e giovedì sera, e poi pure ogni pomeriggio), con un pizzico di edutainment preso dalle repliche di Sos tata, di Cambio moglie o di The Dr. Oz show. E, per finire, una spolverara di qualche buon film da 1% di share in prima serata.
Nulla di che, insomma. Ma, come nelle migliori ricette, è il mix di ingredienti che fa la differenza, funziona, costa poco (meno della metà rispetto al palinsesto di Nove, per esempio), consente ai due canali del network di La7 di posizionarsi complessivamente attorno al 4,8% di share in prima serata (in aprile), meglio del 4,5% del totale dei sette canali di Discovery, e di ottimizzare l’offerta agli investitori pubblicitari, con una audience femminile e di responsabili di acquisto su La7d, e una equilibrata, con target alto per livelli economico-culturali ma più maschile e maturo, per La7.
D’altronde Salini, sin dallo scorso gennaio, aveva fissato un obiettivo preciso per La7d: 1% di share nel giro di un anno. E, senza fare troppi proclami, si è dedicato a questa mission, avendo più spazio di manovra su La7d piuttosto che sul palinsesto primaverile, più bloccato, di La7.
I buoni risultati di La7d, realizzati utilizzando sostanzialmente materiale di archivio, stanno ovviamente stimolando molto Cairo. Che dal 1° gennaio 2017 avrà a disposizione il suo nuovo multiplex (da 22,4 Mbit/s), con la possibilità di trasmettere 4-5 canali. E sia l’editore sia Salini stanno lavorando per il lancio di uno o due nuovi canali targati La7.

Claudio Plazzotta, Italia Oggi

Torna in alto