LUNEDI’ CINEMA: TRANCERS – CORSA NEL TEMPO

trancers(Tiziano Rapanà) Si tratta di un gustoso balocco fantascientifico realizzato dal mitologico Charles Band. Quest’ultimo è il reuccio del B-movie statunitense (in ex aequo con Lloyd Kaufman, seek inventore della Troma) che con la sua Empire Pictures ha sfornato tantissimi trash di cassetta, che hanno fatto la storia di un cinema ruspante: si ricordano, soprattutto, le saghe di “Puppet Master” (omaggiata anche dal superdivo dell’hard Rocco Siffredi che ha realizzato la serie “Rocco: Puppet Master”) e, per l’appunto, “Trancers”. Il film è un mix riuscito di sci-fi poverello, ma immaginoso, e di action comico di situazioni variegato. La regia, purtroppo, è poco fantasiosa: i movimenti di macchina rimandano all’ortodossa direzione televisiva irrigidita da convenzionali inquadrature. La sceneggiatura è una stupidata: andirivieni d’incongruenze assaltano la credibilità del risultato. Fortunatamente tutto è perdonato: il film si fa voler bene perché non è riuscito; perché è difettoso; perché è stralunato. In soldoni: il divertimento è assicurato (mi scuso per la banalità). Tuttavia non aspettatevi il forzoso trash iperbolico della Troma, sicchè Band mira alla costruzione di un piccolo giocattolo studiato scrupolosamente per divertire, emozionare, coinvolgere al momento giusto: non è un trash volontario, ma nemmeno una cretinata colossale, sicchè gli evidenti limiti sono figli di un budget troppo basso per la storia che si è voluta narrare.

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