Fenomeno Trono di Spade, il countdown sta per finire: “Sarà sempre più intensa e violenta”

A poco più di una settimana dal primo episodio della settima e penultima stagione (in Italia in contemporanea con gli Usa nella notte tra il 16 e il 17 luglio), parlano i protagonisti. Coster-Waldau (Jaime Lannister): “Un eventuale spin-off? Non credo che mi faranno sopravvivere…”. Kit Harington (Jon Snow): “Come souvenir voglio solo la mia spada”

È lo spettacolo tv più seguito al mondo. Col fiato sospeso tutti attendono l’inizio della settima stagione del Trono di Spade, che debutta in Italia nella notte tra 16 e il 17 luglio su Sky Atlantic in contemporanea con gli Usa, accompagnata il 15 e 16 luglio a Milano da un evento con installazioni, cosplayer, giochi e musica al Castello Sforzesco e da una maratona delle sei stagioni precedenti fino al 17 luglio sul canale Sky 111 dedicato alla serie.

L’ottava stagione, salvo ripensamenti, sarà quella conclusiva. Ma la Hbo parla di potenziali spin-off e film basati sui personaggi, quei pochi sopravvissuti nel corso delle stagioni. Nella numero sette, che avrà solo sette episodi invece dei soliti dieci, Daenerys Targaryen (Emilia Clarke) è finalmente partita per il continente Occidentale con il suo esercito, i suoi dragoni e Tyrion Lannister (Peter Dinklage). Jon Snow (Kit Harington) è diventato il Re del Nord, Cersei Lannister (Lena Headey) ha preso possesso del trono di ferro, e mentre vecchie alleanze si spezzano e nuove emergono, un esercito di zombie è in marcia minacciando l’estinzione del trono di spade. Per saziare la sete d’informazioni e notizie è stata anche creata una newsletter per il pubblico americano, chiamata “Whispers of Westeros“.

“La serie è più intensa che mai, perché si evolve, certo, ovvio che non può afflosciarsi: ma sappiamo anche che più si avvicina alla fine più si fa violenta. Sì, la fine sarà violentissima”, ci dice Nicolaj Coster-Waldau, che interpreta Jaime Lannister. “Sarà difficile dire addio e lasciare tutti. Non ho mai fatto un lavoro durato così a lungo, noi attori siamo abituati a sprint, non a maratone. Con il cast siamo diventati amici, una famiglia, e sarà dura non tornare ogni anno a Belfast (dove la maggior parte della serie viene girata, ndr)”.

Per Kit Harington, che aveva solo 21 anni quando iniziò a recitare nel ruolo di Jon Snow, la fine della serie sarà un doloroso rito di passaggio: “È strano finire, ho passato tutti i miei anni da ventenne con questo programma, uno strano fenomeno culturale senza precedenti. Spero potremo uscirne indenni, senza troppe lacrime e traumi”.

Chiediamo a Coster-Waldau cosa dobbiamo aspettarci dal suo personaggio in questa nuova stagione: “Lui ha perso una mano, ha perso dei figli, torna e scopre che la sorella ha preso nel frattempo decisioni che hanno forti conseguenze sulla famiglia, che si ritrova adesso sotto enormi pressioni. Jaime è sempre stato al servizio degli altri, non è facile uscire da quell’ottica. Certo dovrà affrontare tutto ciò”. Harington, che sarà in Italia al festival di Giffoni la settimana prossima, assicura che i cambiamenti nella nuova stagione sono notevoli: “Diciamo ogni anno che la nuova stagione sarà diversa, ma stavolta è vero sul serio! Ci sono unioni e riunioni, e il ritmo è molto più veloce. Jon è uno dei personaggi più stabili, non è cambiato molto in questo senso, e mi piace che sia così. Ma adesso diventa un politico e inizia a manipolare la gente. Snow ha influito molto su di me. Incredibile come il personaggio di una serie possa agire su di te nella vita reale. Ho cominciato che ero un ragazzo e ora sono diventato un uomo”.

In vista del finale della serie, Coster-Waldau, una star nella sua Danimarca, si dice pronto a partecipare a eventuali spin-off. “Anch’io ne sono molto curioso”, aggiunge Harington. “Mi sembra chiaro che in un mondo così uno spin-off sia normale. Se fanno spin-off di Breaking Bad, perché non del Trono di Spade. Ma io non credo che ci sarò perché personalmente non penso che sopravviverò alla prossima stagione… Finirò per essere una delle miriadi di vittime della serie, come tanti prima di me. Giuro che non so cosa succederà nella prossima stagione ma dubito che rimarrò vivo!”.

Pensando a quando finirà la serie, chiediamo ai due attori quale souvenir vorrebbero portare a casa. “Tutto quello che riesco a racimolare, ma credo vogliano farne un museo. Purtroppo anche con la mia mano!”, dice ridendo Coster-Waldau. “All’inizio avevo un moncherino e dovevo sempre nascondere la mia vera mano. Una volta messa quella d’oro ho usato un guanto. Il problema è stato che nella serie sto spesso a cavallo ed è stato difficile perché il guanto m’impediva di muovere le dita e tenere bene le redini. Fortuna che i nostri cavalli sono super addestrati!”. Per Harington non ci sono dubbi: “Per me c’è un solo souvenir: la mia spada, e avevo già detto alla fine della prima stagione che avrei voluto tenerla e all’epoca mi avevano detto di sì. Ma ora che lo show è così popolare il valore di quella spada è tale che dubito molto che me la daranno: vale centinaia di migliaia di sterline! Ma è l’unica cosa che voglio”.

Silvia Bizio, la Repubblica

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