Pino Insegno, una voce contro la malattia

Tornare a parlare nonostante la malattia, con la stessa voce che anima, per esempio, Dustin Hoffman o Robert De Niro: sarà possibile grazie all’impegno dei doppiatori italiani. Infatti, in occasione della Giornata mondiale della voce, in programma il prossimo 16 aprile, Pino Insegno chiama a raccolta il mondo del doppiaggio italiano per adottare la campagna #unaparolapernemo del Centro Clinico NeMO, centro multidisciplinare ad alta specializzazione per il trattamento delle malattie neuromuscolari. Le voci dei grandi attori stranieri e dei cartoni animati registreranno un vero e proprio archivio di frasi e messaggi che potranno sostituire la voce metallica sintetizzata dei comunicatori elettronici, utilizzati delle persone che hanno perso la voce a causa della malattia. Con questa nuova iniziativa continua l’impegno del Centro Clinico NeMO, iniziato qualche mese fa e che ha invitato tutti a donare una parola, registrandola attraverso una App dedicata: a oggi sono migliaia le parole pervenute, che vanno dai saluti, dai messaggi d’amore, ai nomi di alcune squadre di calcio e, persino, ad alcune parolacce.
 
I messaggi registrati ogni volta da ciascun doppiatore saranno circa 3.600, si avvicineranno il più possibile ai bisogni e alle esigenze delle persone che vivono l’esperienza della malattia ma coglieranno anche gli usi, i costumi e i modi di dire più significativi che appartengono alla lingua italiana. Non solo, ogni paziente coinvolto potrà scegliere quei messaggi che sono più rappresentativi della sua personalità e dei suoi interessi: per esempio potrà far registrare i nomi dei propri cari o le affermazioni e le esclamazioni “tipiche e uniche” che lo contraddistinguono. Questo significa che ogni doppiatore professionista farà una vera e propria “adozione” nel tempo del processo di personalizzazione della banca della voce destinata ad ogni paziente.
  
Questa nuova fase della campagna si svilupperà nei prossimi mesi e i risultati verranno presentati in occasione del Gran Premio Internazionale del Doppiaggio 2018, in programma il prossimo novembre a Roma. 
 
Alberto Fontana, presidente del Centro Clinico NeMO, sottolinea: “La voce è parte fondamentale dell’identità di ognuno di noi e perderla compromette profondamente il benessere psicologico della persona. Per questa ragione ringrazio di cuore Pino Insegno: il suo impegno e quello di tutti i doppiatori che parteciperanno al progetto è una risposta importante al messaggio che abbiamo lanciato con la campagna #unaparolapernemo. Grazie ai doppiatori, le persone costrette dalla malattia ad utilizzare un comunicatore elettronico potranno contare sulla voce di professionisti, capaci di farci emozionare tante volte da spettatori. Speriamo siano tante le persone che seguano il loro esempio, così da completare il prima possibile il vocabolario delle parole”.
 
Pino Insegno, attore e doppiatore, spiega: “Ho sempre amato prestare la mia voce per raccontare grandi storie attraverso i corpi di altri attori. Grazie al progetto del centro clinico NeMO, potrò regalare la mia voce a chi l’ha persa a causa della malattia, per dargli la possibilità di tornare a comunicare con le persone care e, in fondo, a raccontare nuovamente una storia: la propria”.
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